Donare il Natale ai poveri, ai senzatetto, alle famiglie in difficoltà, agli anziani soli. Sono gli amici della Comunità di Sant’Egidio durante tutto l’anno. Con loro si vivrà il Pranzo di Natale, la festa più bella, dove nessuno è escluso. E si lancerà all’Italia un forte messaggio di solidarietà. Questo l’obiettivo della campagna di raccolta fondi “A Natale, aggiungi un posto a tavola” della Comunità di Sant’Egidio, a cui si può contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45568 dal 10 al 25 dicembre.
Era il 25 dicembre del 1982 quando, a Roma, un piccolo gruppo di 20 persone – tra cui anziani soli e persone senza fissa dimora – venne accolto attorno ad una tavola imbandita nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Sono passati 35 anni da quel primo pranzo: da allora la tavola di Natale si è “allargata” sempre più e, lo scorso anno, la Comunità di Sant’Egidio ha potuto invitare al pranzo di Natale oltre 50 mila persone in difficoltà nel nostro Paese e quasi 200 mila nel mondo. Per poter continuare a finanziare, in Italia, questo importante evento di solidarietà, e accogliere un numero sempre maggiore di persone, la Comunità di Sant’Egidio ha lanciato quest’anno la campagna “A Natale, aggiungi un posto a tavola” a cui si può contribuire con un sms o chiamata da rete fissa al 45568 dal 10 al 25 dicembre.
Un Natale, dunque, straordinario quello che ogni anno raduna davanti alla tavola delle feste tutti i poveri che la Comunità sostiene ed aiuta durante il corso dell’anno, oltre alle tante persone – come anziani soli, famiglie in difficoltà, persone senza fissa dimora – che si aggiungono per festeggiare assieme quella che Francesco di Assisi chiamava “la festa delle feste”. Un modo per essere vicini a chi è in difficoltà nel giorno in cui tutti cercano una famiglia con cui fare festa, ma anche un forte messaggio di solidarietà rivolto all’Italia perché le nostre città siano più umane e vivibili per tutti, a partire da chi ha più bisogno, pensando anche che, oggi, in Italia vivono in povertà assoluta circa 4,7 milioni di persone, un numero che è drammaticamente cresciuto negli ultimi anni.
La festa si rinnoverà, in tante città italiane, già a partire dal prossimo 24 dicembre, con una cena della vigilia itinerante nel corso della quale i volontari della Comunità di Sant’Egidio andranno presso le stazioni e gli altri luoghi di raduno abituali delle persone senza fissa dimora. I festeggiamenti proseguiranno poi il 25 dicembre con centinaia di pranzi di Natale, il più conosciuto quello organizzato – come da tradizione ormai trentennale – nella Basilica di Santa Maria in Trastevere. Oltre che nelle periferie di numerose città italiane, i pranzi verranno realizzati in numerosi istituti per anziani e anche nelle carceri, come a Regina Coeli.
“La campagna di raccolta fondi “A Natale aggiungi un posto a tavola” – spiega il portavoce della Comunità di Sant’Egidio Roberto Zuccolini – ci permetterà, grazie alla generosità gli italiani, di allargare l’amicizia con chi ha bisogno di aiuto, un impegno che Sant’Egidio vive non solo il giorno di Natale, ma anche durante il resto dell’anno: basterà inviare un sms o effettuare una chiamata da rete fissa al 45568”.
Quest’anno l’obiettivo è quello di mettere insieme a Natale oltre 60 mila persone in più di cento città italiane (oltre Roma, anche Genova, Messina, Bari, Milano, Firenze, Torino, Novara, Napoli, Padova, Catania, Cosenza, Palermo, Trieste, Reggio Calabria, solo per citarne alcune): insieme, alla stessa tavola, i volontari con chi è difficoltà, in un pranzo in cui chi serve si confonde con chi è servito. Lo stesso si farà in tutto il mondo, con oltre 200 mila persone in Europa, Africa, Asia e America Latina.
Come da tradizione, in Italia, il Pranzo di Natale avrà un menù composto da antipasto, lasagne, polpettone e verdure, frutta fresca, panettone e spumante, caffè e cioccolatini. Inoltre tutti gli ospiti, che sono conosciuti dai volontari, riceveranno dei regali personalizzati: oggetti utili come coperte e sacchi a pelo, radio, indumenti vari, prodotti per l’igiene personale, zainetti, borsoni, ma anche alimenti e dolci, tutti doni “pensati” appositamente per ciascuno di loro.