Un importante passo avanti per la sanità siciliana e di tutto il Sud Italia: il NeMO di Messina, centro d’eccellenza multidisciplinare e polo di riferimento per la presa in carico di persone affette da patologie neuromuscolari, a cinque anni dalla sua apertura raddoppia i posti letto e potenzia l’offerta.
Questo significa minori tempi di attesa per i ricoveri, nuove stanze per gli utenti, un’ampia palestra, nuovi colori e soprattutto una significativa riduzione dei viaggi della speranza da Sud verso Nord.
In Italia vi sono attualmente 4 Centri NeMO – Messina (presso il padiglione B del Policlinico "G. Martino"), Milano, Arenzano e Roma – ed è in apertura quello di Torino: «NeMO è un modello vincente di buona sanità che ha dimostrato di essere replicabile in territori anche differenti tra loro – sottolinea Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO – oggi infatti i NeMO sono una rete di centri clinici dedicati alle malattie neuromuscolari. Il territorio siciliano ci ha dato grande fiducia e generosità: ogni nuova stanza è stata donata da aziende o da privati che hanno voluto così testimoniare la loro vicinanza a NeMO e ai suoi pazienti. La promessa è che non ci fermeremo qui. Vogliamo fare sempre di più e meglio per essere sempre più vicini alle persone con malattia neuromuscolare e alle loro famiglie, certi che il percorso intrapreso sia quello giusto».
NeMO SUD coniuga assistenza e ricerca, identificando – attraverso un approccio multidisciplinare – metodi diagnostici e strategie terapeutiche per persone affette da patologie neuromuscolari quali la SLA, la SMA e le distrofie muscolari. Al suo interno, grazie all’ampliamento, 20 posti letto, un’ampia palestra, day hospital e ambulatori.
Venerdì 16 febbraio, alle 10.15, presso l’Aula Magna padiglione B del Policlinico di Messina, la cerimonia di inaugurazione dei nuovi spazi coinvolgerà non solo operatori e professionisti del settore, ma anche sostenitori e rappresentanti delle istituzioni locali e nazionali. L’appuntamento che darà inizio alla giornata prevede, tra gli altri, gli interventi del sottosegretario Ministero della Salute Davide Faraone, dell’Assessore alla Salute della Regione Sicilia Ruggero Razza e del direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco Mario Melazzini (primo presidente Fondazione Aurora Onlus).