Sarà un vero e proprio processo simulato con tanto di accusa, difesa, parte civile, testimoni e una giuria popolare chiamata a emettere la sentenza. Al centro c’è l’università, accusata di non tenere sufficientemente in conto le esigenze occupazionali dei ragazzi ma allo stesso tempo difesa per il suo ruolo di diffusione di saperi che, dati alla mano, offrono più opportunità di trovare lavoro ai ragazzi laureati.
Questi sono gli elementi essenziali di Prendi la lode e scappa. Processo all’università, a cura del Gruppo Accademico Professionale dell’Associazione Italiana Editori (AIE), in programma giovedì 8 marzo alle 15.30 in Sala Brown 2 a Tempo di Libri, Fiera internazionale dell’Editoria in programma dall’8 al 12 marzo a fieramilanocity a Milano.
Sarà un giusto processo in cui le tesi contrapposte avranno identico spazio, secondo le regole ispirate ai meccanismi teatrali delle serie USA ambientate nei tribunali: il giudice garantisce il rispetto delle regole, accusa e difesa chiamano due testimoni che l’altra parte e l’avvocato di parte civile potranno contro-interrogare.
Gli attori? Il ruolo del giudice spetterà a Margherita Ramajoli (Università di Milano-Bicocca) mentre l’avvocato dell’accusa sarà Matteo Turri, (Università Statale di Milano) e l’avvocato della difesa Alberto Cigada (Politecnico di Milano). La parte civile sarà sostenuta dal vicedirettore de La Repubblica Sergio Rizzo. Tra i testimoni chiamati a dare il loro punto di vista ci saranno Andrea Gavosto, (Fondazione Giovanni Agnelli) e Diego Lunati (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana).
Dopo le tre arringhe finali (accusa, difesa e parte civile) la sentenza sarà emessa dalla giuria popolare, costituita dal pubblico presente in sala che potrà votare utilizzando un cartoncino verde (assoluzione) o rosso (condanna).