Agata, la Santa fanciulla, “Straordinario momento d’unione”

Così, dopo aver assistito all’antigenerale, il presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini Riccardo Tomasello, ha definito lo spettacolo di Giovanni Anfuso. Padre Massimiliano Parisi, rettore della Badia, “Questo coinvolgente dramma sacro rappresenta una perla”. Regista e attori cominciano ad anticipare particolari della vicenda narrata nello spettacolo che, prodotto da Vision Sicily e Buongiorno Sicilia, debutterà il 23 gennaio. Prosegue la vendita dei biglietti…

 

 

“Appena finita l’antigenerale eravamo soddisfatti: Agata, la Santa fanciulla sta crescendo e questo ci è stato confermato dagli importanti ospiti che ci hanno manifestato tutta la loro emozione, il loro coinvolgimento”.

Lo ha detto, al termine della penultima prova, Giovanni Anfuso, regista del lavoro che debutterà il 23 gennaio nella Badia di Sant’Agata e sarà rappresentato – con tre repliche a sera – nei giorni 24,25,29,30 gennaio e primo febbraio.

Al termine della prova, gli scroscianti applausi di un selezionato gruppo di ospiti, tra i quali Riccardo Tomasello, presidente del Comitato per i festeggiamenti Agatini, e padre Massimiliano Parisi, rettore della Badia.

“Vibranti emozioni – ha detto Tomasello – mi hanno attraversato nell’ammirare questo emozionante spettacolo che ci ricorda l’esempio di Agata, il suo martirio. Un dramma sacro che è uno straordinario momento di unione, di fraternità, per rievocare, tutti insieme, la vita gloriosa di Sant’Agata”.

“Sono lieto – ha aggiunto padre Massimiliano – che questo coinvolgente dramma sacro venga rappresentato proprio nel luogo, la Badia, che, dal suo rinascere, per volontà del nostro arcivescovo, Salvatore Gristina, ha ospitato non solo attività di culto ma anche culturali. E, tra queste ultime, Agata, la Santa Fanciulla, costituisce una perla”.

La vendita dei biglietti dello spettacolo – prodotto da Vision Sicily e Buongiorno Sicilia con il patrocinio del Comitato per i festeggiamenti Agatini, del Comune di Catania, della Curia arcivescovile e con il sostegno di Isolabella gioielli – è avviata su Boxoffice Sicilia, sia on line, sia attraverso il centralone (allo 095.7225340), sia nei punti vendita del centro (Tabaccheria Magni in via di Sangiuliano, 239; Free Fly Tour 3, in via Manzoni, 75;  Associazione Officine Culturali, piazza Dante, 32; Libreria Feltrinelli, via Etnea, 283). Una quota di ticket sarà comunque disponibile nel botteghino della Badia. Notizie su Agata la Santa fanciulla sono disponibili inoltre sulla pagina di Facebook (https://www.facebook.com/AgataLaSantaFanciulla).

Intanto cominciano a trapelare indiscrezioni sulla vicenda narrata nello spettacolo.

Agata, la Santa fanciulla – ha detto Anfuso – racconta sì quanto descritto negli atti del martirio ma anche dei terribili bombardamenti che colpirono Catania durante la seconda guerra mondiale. E in questa vicenda parallela si inserisce un piccolo giallo”.

“Si tratta – rivela Barbara Gallo, che interpreta uno dei personaggi più importanti della pièce – della storia misteriosa di una badessa e di un tesoro che potrete scoprire … venendo ad assistere allo spettacolo”.

“La narrazione – conferma Giulia Antille, che interpreta Antonietta – procede su due binari: Il martirio di Agata e la vicenda delle monache della Badia. E poi c’è il mio personaggio, che rappresenta il popolo”.

Grande emozione, tra gli attori, impegnati con passione ed entusiasmo, a cominciare da Giulia Messina: Agata.

“Provo una sorta di turbamento – ha detto –  nell’interpretare questo personaggio, perché so quant’è importante per la città di Catania. Spero di riuscire a trasmettere al pubblico l’emozione che ho provato anch’io”.

A rappresentare il dramma della fanciulla martire, oltre agli attori già citati, sono Ivan Giambirtone, Davide Sbrogiò, Angelo D’Agosta, ed Elena Ragaglia, Davide Pandolfo, Alberto Abbadessa, Renzo Conti e Francesco Rizzo.  Sono in scena inoltre Rosa Lao, Francesca Castro, Michela Di Francesco, Anna Gagliano, Roberta Lazzaro, Giordana Montesilvano, Rachele Ruffino, Darwin Michener Rutledge.

Allo spettacolo collaborano anche Riccardo Cappello, che firma elementi scenici e costumi, Nello Toscano, autore delle musiche, Fia Distefano, alla quale si devono le coreografie, e l’aiuto regista Agnese Failla.