L’Uisp lavora da anni con progetti e attività per contrastare il razzismo all’interno dello sport, puntando sulla sensibilizzazione, sull’educazione dei giovani e sull’emersione dei casi di razzismo, tanto che molte delle sue attività storiche sono state riconosciute come buone pratiche, adottate e replicate da istituzioni ed enti. Risultati sicuramente soddisfacenti, ma che non possono considerarsi “definitivi”.
Tra il 1 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 sono stati documentati infatti 211 casi di razzismo all’interno del mondo sportivo (fonte: rapporto dell’Osservatorio contro le discriminazioni nello Sport): un problema ancora lontano dall’essere risolto, che non è che lo specchio di quello che accade nella società, come dimostrato dal dossier di Lunaria pubblicato lo scorso giugno.
Le risposte dell’Uisp arrivano su più terreni: quello politico, quello progettuale e quello delle attività. Su quest’ultimo fronte, nel 2019 è nato l’Almanacco delle iniziative antirazziste Uisp, per promuovere con rilevanza nazionale le tante iniziative attive nei diversi territori e per incoraggiare la proposta di nuove attività volte all’inclusione sociale e al contrasto del razzismo. La tipologia di attività proposte spazia dall’organizzazione dei classici tornei sportivi ai festival culturali, dalle sessioni di allenamenti gratuite dedicate alle comunità svantaggiate ai workshop di sensibilizzazione.
“Per combattere fenomeni di razzismo e discriminazione nel mondo dello sport c’è bisogno di progetti di carattere sociale che intervengono all’interno delle comunità – spiega Daniela Conti, responsabile Politiche per l’Interculturalità e la Cooperazione Uisp – per questo l’Uisp sta dando un forte impulso all’Almanacco Antirazzista, che vuole mettere in evidenzia i progetti, le attività, le manifestazioni che si svolgono sui territori, attraverso la partecipazione non solo delle nostre ASD, ma anche di associazioni del terzo settore, centri di accoglienza, federazioni e ovviamente enti locali. Infatti, è solo attraverso progetti di carattere intersettoriale che è possibile creare opportunità per uno sport realmente aperto, accogliente, non discriminante. Insomma, un vero sport per tutti e tutte”.
L’anno sportivo dell’Almanacco si aprirà con il nuovo torneo “Mondiali Antirazzisti – Spoleto”, 9 e 10 settembre, e con l’ormai classico “Torneo Antirazzista Matteo Bagnaresi”, a Parma il 16 e 17 settembre, giunto alla settima edizione.
L’iniziativa di Spoleto, organizzata da Uisp Umbria, Uisp Foligno e Cooperativa “Il Cerchio”, è alla sua prima edizione ed è la prima volta che un evento sul modello dei Mondiali Antirazzisti si svolge in Umbria. Le regole “portanti” sono quelle che hanno accompagnato tante edizioni dei Mondiali Antirazzisti Uisp: torneo di calcio auto arbitrato, squadre miste e fairplay protagonista. Accanto alla parte prettamente sportiva si svolgerà una tavola rotonda sui temi dell’inclusione, a cui parteciperà, tra gli altri, Daniela Conti.
Il “Torneo Antirazzista Matteo Bagnaresi” è, invece, ormai un classico del calcio e del basket sociale: organizzato dall’associazione Hasta Siempre Bagna e da Uisp Parma sarà ospitato all’interno della Festa dello Sport per tutti alla Cittadella. Il torneo nasce nel 2016 in ricordo di Matteo Bagnaresi, il giovane tifoso del Parma che perse la vita dopo essere stato travolto da un pullman di tifosi della Juventus, e che era soprattutto un volontario sempre presente ai Mondiali Antirazzisti, per portare avanti i valori in cui credeva.
Il calendario dell’Almanacco Antirazzista è in fase di aggiornamento, con eventi già in programma a Firenze, Torino, Gemonio (Va), La Spezia, Pesaro, Piombino, Terni e in Sicilia.