Fiorenzo Grassi: “In marzo ospiteremo Marco Paolini e tanti attori chiedono di provare qui”. L’assessora Giro: “Lasciatevi emozionare, lasciatevi sorprendere”… |
La Stagione 2023-2024 del teatro Civico Roberto de Silva di Rho è stata presentata al pubblico nella sala di piazza Jannacci 1. L’assessora al Teatro Valentina Giro ha introdotto la prima vera stagione dopo quella inaugurale affiancata dal direttore artistico Fiorenzo Grassi, che ha illustrato il cartellone e annunciato alcune novità fuori programma, come la presenza di Marco Paolini in marzo con il nuovo spettacolo “Antenati”. “E’ passato meno di un anno dall’avvio di questo Teatro, all’emozione si affianca la soddisfazione – ha detto l’assessora Valentina Giro – Dopo una prima stagione di rodaggio, in cui abbiamo sperimentato i vari generi, lanciamo una prima stagione completa con tanti ospiti prestigiosi e spettacoli che toccheranno il cuore e la mente di ciascuno, con la prosa, con il ballo, con la musica jazz e classica. C’è veramente tanto, basta avere la voglia di lasciarsi sorprendere e coinvolgere”. L’assessora ha voluto ringraziare il team che gestisce la sala: “Dopo avere costruito il Teatro, occorreva farlo vivere e riempirlo di contenuti. Fiorenzo Grassi è un vulcano. Ha mille idee e questa sera lo dimostra, lo spettacolo che proponiamo è un inno alla ricerca della libertà delle donne in Iran ma anche per tutte quelle donne che nel mondo, anche nel nostro Paese, vivono oppresse e minacciate dalla violenza. Prende il via una proposta culturale che vuole crescere e accompagnarci durante tutto l’anno. Prosegue grazie alla Fondazione Teatro Civico un sogno iniziato anni fa con il sindaco Pietro Romano e portato avanti dal Sindaco Andrea Orlandi, un’idea di città che mette al centro la cultura, come elemento portante, una linfa vitale, imprescindibile. La vita culturale è un elemento di sviluppo della città, tanti amano il teatro e tanti se ne innamoreranno. Dico grazie a chi rende questa magia possibile, ai rhodensi chiedo di continuare a sostenere e ad amare il teatro come già stanno facendo”.
Fiorenzo Grassi ha illustrato il cartellone ricordando i “risultati straordinari della stagione inaugurale”: “Sto lavorando spinto da un forte dovere civico – ha detto – Le realtà pubbliche vanno sostenute, difese e utilizzate da tutti senza discriminazioni. Sono contento di vedere questa bella sala sempre piena. Il cartellone guarda alla civicità del luogo, al fatto che attraverso l’arte ci sia modo di sedersi vicini e di stare in uno spazio molto qualificato ad assistere a proposte che ci fanno pensare. Questo Teatro favorisce la riflessione dialettica tra le persone. Per la prossima Stagione ci siamo rivolti ad artisti prestigiosi nell’ambito di teatro, musica e danza, invitandoli in questo teatro metropolitano, vicino a Mind, dove è possibile un approccio familiare ma allo stesso tempo con uno sguardo allargato”.
Fiorenzo Grassi ha dato ampio spazio al progetto Testori, possibile grazie a Fondazione Nord Milano guidata da Paola Pessina e a Casa Testori, presieduta da Giuseppe Frangi, presenti sul palco l’altra sera a ricordare quanto “Testori abbia amato questo territorio e insegnato ad amarlo”.
“Ricorderemo Giovanni Testori con alcune serate e con una mostra dedicata alle attrici che hanno interpretato i suoi testi – ha ricordato Grassi – Ringrazio le fondazioni, i privati che ci sostengono e l’agilissimo equipaggio che fa navigare questa nave. Avremo con noi Diego Dalla Palma, che terrà qui le prove di uno spettacolo dedicato alla bellezza. Avremo Marco Paolini, che in marzo proporrà il nuovo spettacolo “Antenati” facendoci godere, come lui solo sa fare, il momento della narrazione. Avremo le prove di Gianni Fantoni che interpreta Fantozzi. Le avremo per un mese e tanti ci chiedono questa sala, così bella e armonica”.
Il primo spettacolo si è svolto nell’anniversario delle manifestazioni svoltesi a Teheran. Cinzia Spanò e Roberta Di Mario hanno emozionato il pubblico con il reading concert “Leggere Lolita a Teheran”, tratto dal romanzo di Azar Nafisi. I sogni delle donne dell’Iran hanno fatto breccia nei cuori dei rhodensi. Il Teatro ha ripreso vita e aspetta tutti. |