BENI CULTURALI: PNRR e Ministero dell’Interno finanziano con 6,6 milioni di euro a Catania il restauro di chiese FEC

CATANIA – Ammontano a circa 6,6 milioni di euro gli interventi di restauro e manutenzione straordinaria di chiese, dipinti, sculture e arredi lignei di sette chiese di Catania, Acireale, Adrano, Giarre e Caltagirone per il 2024 Si tratta di interventi che godono di due tranche di finanziamento: alcuni con Fondi PNRR (oltre 3 milioni di euro) dedicati al restauro di chiese di proprietà del FEC, il Fondo Edifici di Culto gestito dal Ministero dell’Interno; altri, per circa 3,6 milioni di euro, sono “fondi diretti” dello stesso dicastero.

 

La notizia è stata annunciata oggi, venerdì 22 dicembre, a Catania, nel corso della conferenza stampa organizzata dalla Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Catania – organo tecnico che ha predisposto tutti i progetti propedeutici ai finanziamenti – e alla quale hanno preso parte, il Prefetto di Catania, Carmela Librizzi, l’Arcivescovo Monsignor Luigi Renna e la stessa Soprintendente, Irene Donatella Aprile, che dal 2021 con la squadra di storici dell’arte, architetti e tecnici dell’ente, ha messo in moto l’articolato iter burocratico per accedere ai finanziamenti (regionali, statali, europei) e garantire la conservazione e fruizione dei beni.

Un lavoro complesso – spiega la Soprintendente, Irene Donatella Aprile – che ci vede impegnati quotidianamente nelle attività di ricognizione, studio e predisposizione di tutti i contributi scientifici e degli atti amministrativi propedeutici al recupero dell’immenso patrimonio artistico etneo. Attività e richieste di accesso ai fondi che talvolta non hanno sviluppo per mancanza di copertura finanziaria. Stavolta siamo davvero soddisfatti nel registrare il positivo riscontro del Ministero dell’Interno, gestore dei beni FEC, che ha intercettato la disponibilità dei fondi PNRR per il restauro di queste chiese. Con il 2024 partiranno cantieri di restauro a Catania e provincia per circa 6,6 milioni di euro: si mette in moto l’edilizia specializzata nel recupero di beni artistici e architettonici e si mettono al sicuro beni che, oltre a essere un punto di riferimento per la comunità dei credenti, costituiscono anche quel giacimento di cultura che sostiene l’economia turistica”.

 

Nel corso della conferenza stampa la Sovrintendente ha anche riferito di due progetti – uno dei quali appena completato e condito da una “sorpresa” – finanziati dal Dipartimento dei Beni Culturali della Regione Siciliana. Il primo è il piccolo restauro concluso a San Benedetto, chiesa molto cara ai catanesi dove vive ancora una piccola comunità monastica di religiose benedettine che da secoli, all’alba del 6 febbraio, omaggia il passaggio delle reliquie di Sant’Agata al rientro in Cattedrale con canti e inni e dove ogni mattina, tutto l’anno, alle 7 si celebra la Messa. Un intervento su parte della copertura e su una porzione di dipinti murari del primo Novecento e affreschi di Giovanni Tuccari (Messina, 1667-1743) della cantoria danneggiati da infiltrazioni d’acqua piovana dopo il nubifragio dell’ottobre 2021. Nel corso dell’intervento di restauro, poi, la scoperta del volto di due puttini affiorato da sotto l’intonaco al termine di saggi esplorativi che hanno confermato la presenza degli affreschi settecenteschi sotto gli intonaci bianchi dell’Ottocento. Un episodio, questo, che riconduce allo storico restauro del 1947 diretto dal prof. Armando Dillon che mise in luce gli antichi affreschi.

Il secondo annuncio della Soprintendente è quello relativo al progetto di una grande mostra, di taglio storico-artistico, sui beni degli ordini monastici e conventuali del FEC con fondi del Dipartimento dei Beni Culturali e un contributo del Ministero dell’Interno, che sarà visitabile in primavera nelle sale del Museo Diocesano. “Una mostra di grande respiro – spiega Mario La Rocca, Dirigente generale del Dipartimento BBCC della Regione Siciliana – che interseca la storia dell’Italia e i rapporti fra Stato e Chiesa e ripercorre la storia degli ordini religiosi a Catania e provincia prima e dopo la loro soppressione con la nascita del Regno d’Italia. Un progetto espositivo ricco di documenti e riflessioni sul valore del patrimonio artistico, anche in termini di identità di una comunità, che il Dipartimento ha da subito sostenuto con convinzione”.

Fra gli interventi appena conclusi figura quello dell’Arcidiocesi sulla terrazza del Museo Diocesano, con una vista straordinaria a 360° su tutta la città e che da oggi sarà interamente accessibile dai visitatori a mobilità ridotta grazie a un finanziamento dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana a valere sui fondi europei PO-FESR 2014-2020 Progetto di Miglioramento dell’ accessibilità fisica e culturale al patrimonio barocco catanese: abbattimento delle barriere architettoniche e valorizzazione multimediale delle terrazze del Museo diocesano di Catania”. Lo spiega Monsignor Luigi Renna: “Siamo sinceramente compiaciuti per questo traguardo che, grazie all’abbattimento delle barriere architettoniche consente la fruizione di questo luogo anche ai portatori di disabilità motoria di tutte le età, ma anche ai visitatori più anziani che oltre ad arrivare sulla terrazza con l’ascensore, potranno percorrerla con facilità”. Il Museo Diocesano è visitabile dal lunedì al sabato 9-13; martedì e giovedì 15-18. Domenica e fuori orario aperto su prenotazione.