CATANIA – Due partecipati concerti hanno avviato ieri a Catania il ricco cartellone della XX edizione di Classica & Dintorni, il Festival internazionale di musica da camera, jazz e contaminazioni con la direzione artistica di Ketty Teriaca che si snoda lungo il weekend in corso.
Nel pomeriggio, al Tinni Tinni Arts Club di via Scuto (ex Monk) è toccato alla fisarmonica di Maurizio Burzillà e al flauto di Domenico Testaì con il Duo Improprium che ha presentato il proprio CD “Incontro”, connubio di vari generi e timbri inusuali adattati alle forme di tango, tarantella, fuga e samba. Alle 21, al Castello Ursino, straordinaria performance – anche per via del programma assai complesso sotto il profilo tecnico, per via dell’ardimentosa sonata di Rachmmaninov – del pianista Ruben Micieli, ventiseienne di Comiso (Rg), talentuoso interprete formatosi al Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania e già lanciato sulla scena internazionale, che si è esibito con il violoncellista russo Vadim Pavlov, fino al 2022 primo violoncello del Teatro Massimo Bellini. Il programma era un omaggio a due autori “coetanei” del quale ricorre il 150° anniversario della nascita: il tedesco Reger e il russo Rachmaninov, entrambi del 1873.
Oggi, sabato 7 ottobre la “festa” di Classica & Dintorni 2023 inizia nel pomeriggio con un ricordo di Italo Calvino (1923 – 1985) attraverso un progetto di musica contemporanea ispirato alle sue “Città invisibili”. L’appuntamento è alle 18 al Tinni Tinni, dove il Pentarte Ensemble proporrà una performance tra musica e prosa con l’attrice Cecilia D’Amico e i musicisti Federico Galieni (violino), Guido Arbonelli (clarinetto), Aldo Maria Taggeo (trombone), Fabrizio D’Antonio (percussioni). Dirige Albino Taggeo, autore dei brani insieme ad altri dieci compositori: Silvestrini, Porro, Cucci, Piacentini, Paolicelli, D’Amico, Lugli, D’Aquila, Gentile, Rotili. Undici partiture, concepite da altrettanti compositori contemporanei per ciascuna delle Città invisibili inventate da Calvino per la sua raccolta di racconti del 1972 e scelte da Taggeo in base al forte impatto drammaturgico. Alle 21, al Castello Ursino, la musica sarà quella di “Tzigane”. Questo il titolo del concerto con musiche di Dvorak, Sarasate, Brahms e Monti e che vedrà esibirsi a Catania insieme con Ketty Teriaca al pianoforte una “vecchia” conoscenza di Classica & Dintorni, la talentuosa violinista norvegese Birgitte Staernes. In programma anche brani con Martin Haug alla chitarra.
Domenica 8 ottobre gran finale con tre concerti nell’arco dell’intera giornata. Si inizia al mattino nella Chiesa di Sant’Orsola (piazza Scammacca, ore 11, ingresso libero) con uno spettacolo originale “Miti. Tra metamorfosi e letteratura”, un progetto di Ubaldo Rosso, flautista e polistrumentista (tuoni, tamburi e viola da gamba), e Alessandra Calabrese (voce recitante). Le musiche sono di Van Eyck, Telemann, Bernier, Andriessen, Bozza, Honeger, Ibert, Debussy.
Alle 18 (al Tinni Tinni), di scena “An Italian Tale”, progetto del 2016 tra un fagottista classico, Antonino Cicero, e un pianista jazz, Luciano Troja, che ha già dato vita a un CD con 10 brani (composti anche con Giovanni D’Anzi) dove gli echi del jazz d’oltreoceano incrociano il timbro del fagotto, voce tenorile che rievoca la componente melodica dell’Opera, genere tradizionalmente italiano. Alle 21, al Castello Ursino, la narrazione di Classica & Dintorni abbraccia l’Opera con i flautisti Salvatore Vella e Lucrezia Vitale, insieme con Rosario Randazzo al pianoforte che si cimenteranno con alcuni capolavori operistici di Bellini, Tchaikovsky, Verdi e Weber. L’accesso ai concerti costa 5 euro, biglietti al botteghino.