Nel contesto de’ La Biennale dello Stretto che si terrà dal 30 settembre al 4 ottobre prossimo tra Reggio Calabria e Messina invitiamo i giovani progettisti a immaginare degli instant project sul tema proposto. Ai partecipanti il compito di individuare una parola che sia chiave di sviluppo progettuale associando disegni, fotografie, modelli concettuali.
Esempio: Golena: terreno pianeggiante fra il letto di magra del corso d’acqua e il suo argine. Mantiene lento il corso dell’acqua e dà la possibilità a una piena di espandersi in larghezza; Meandro: ansa di un fiume; intrico tortuoso. Dal nome del fiume turco Meandro; Cuora: prato acquitrinoso che arriva a galleggiare sull’acqua.
I finalisti selezionati parteciperanno al talk con architetti e urbanisti internazionali che si terrà durante le 5 cinque giornate della Biennale.
La Biennale dello Stretto è promossa da 500×100 laboratorio di ricerca permanente e dall’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria. Ha ottenuto il patrocinio dal Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, dagli Ordini degli Architetti di Reggio Calabria e di Messina, da in/arch dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dall’Università degli Studi di Messina, dall’Università degli Studi della Basilicata, dalla Camera di Commercio di Messina … Curatori dell’evento sono Alfonso Femia e Francesca Moraci.
Il progetto della Biennale nasce dalla ricerca “Mediterranei Invisibili”, un’esplorazione in essere dal 2018.
Mediterraneo è una parola usata per definire differenti situazioni, realtà, pensieri e immaginari: è mare, vacanze, sole, storia, geografia, racconto, migranti, isole, Iliade, Odissea, politica, teatro… Esiste un tratto comune a tutto il mondo-Mediterraneo: la terna geomorfologica dell’acqua: il mare e le sue linee di costa, lo spartiacque tra i fiumi e i corsi d’acqua alla loro origine che si sviluppa nelle linee di crinale e le acque di risorgiva, gli alvei fluviali, le fiumare e le corrispondenti linee di piana.
L’acqua mediterranea interseca il progetto dell’architettura, del paesaggio, la narrazione, l’arte, condiziona e governa tutti i modelli sociali ed economici. Le tre linee d’acqua possono essere assunte come minimo comun denominatore di una riflessione contemporanea, aggiornata ai temi del clima. I materiali dovranno pervenire entro il 29 agosto.
Per info e specifiche tecniche di partecipazione scrivere a: labiennaledellostretto@500×100.com
500×100 società benefit, laboratorio di ricerca permanente sui temi della città e del territorio è il motore operativo del progetto Mediterranei Invisibili e della Biennale dello Stretto. Sintetizza, nella sua denominazione, la volontà di moltiplicare gli sforzi, di non risparmiare il proprio impegno e di esprimere le intenzioni progettuali con generosità.
L’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, costituito dal 1978, è particolarmente attivo nella promozione di progetti culturali nell’area del Reggino e in Calabria, in sinergia con gli Ordini professionali regionali e con il CNAPPC, con una visone ad ampio raggio sulle peculiarità di tutto il territorio mediterraneo.
Alfonso Femia, architetto internazionale nel 1995, è ideatore e co-fondatore di 5+1, nel 2005 trasformato in 5+1AA e che ha successivamente, nel 2017, mutato la sua denominazione in Atelier(s) Alfonso Femia con sedi a Genova, Milano e Parigi. Tra i suoi progetti più recenti la nuova sede di Vimar a Marostica, la Dallara Academy a Parma, la nuova sede del Gruppo BNL-BNP Paribas a Roma, Les Docks de Marseille.
Francesca Moraci, di Messina, architetta, PhD in pianificazione territoriale, MS in Economic Policy and Planning, Fulbright in Economics, è professoressa ordinaria di urbanistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria; è stata componente del Consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato Italiane e di ANAS spa (2015/21); è componente della Commissione del MIMS per la riforma della legge urbanistica nazionale, standard urbanistici e Testo Unico dell’Edilizia.
Mediterranei invisibili – foto S.Anzini