Per Torino si annuncia un ponte di Ognissanti da tutto esaurito. Già ora, a parecchi giorni di distanza dalla festività, l’occupazione delle stanze d’albergo supera il 90% nel periodo compreso fra sabato 29 ottobre e martedì 1° novembre: un risultato straordinario, non solo rispetto al 2021, quando le limitazioni legate al Covid si facevano ancora sentire, ma anche rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia, nel quale si raggiunse il 75% di occupazione (la festività, però, cadeva di venerdì). È un turismo in gran parte di provenienza nazionale, il quale – grazie al ponte “lungo” – visiterà il capoluogo, in molti casi con una puntata nelle Langhe per la fiera del tartufo.
“Si tratta – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti Torino – di un segnale importante e in controtendenza rispetto al calo dei consumi in atto. Evidentemente, le persone, nonostante le difficoltà, hanno ancora voglia di uscire e di muoversi dopo le restrizioni. Ciò, d’altra parte, conferma i buoni risultati del turismo registrati la scorsa estate, nella quale i pernottamenti sono cresciuti del 15,5%. Torino, poi, gode degli effetti dell’attenzione che si è catalizzata sulla città grazie a Eurovision e alle Atp. Anche la stagione mite di cui stiamo godendo e il calendario hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato, che sicuramente avrà un effetto positivo anche su bar, ristoranti e negozi”.
“Purtroppo – continua Banchieri – le attività dell’accoglienza e del commercio possono beneficiare solo in parte di questi numeri, dal momento che il costo esorbitante dell’energia riduce in misura significativa i margini delle imprese: mai come ora si può dire che lavoriamo per pagare le bollette“.