“Oggi, il giorno di San Valentino, l’Europa dichiara il suo amore per il diritto d’autore, per la creatività e in definitiva per la cultura. Quella di oggi è davvero una vittoria per la libertà, come espressione di un libero dibattito democratico e della creatività della persona. Questo è il diritto d’autore: rappresenta la libertà ed esprime l’identità europea”.
È il primo commento del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Ricardo Franco Levi subito dopo la fine del negoziato del Trilogo sulla riforma del diritto d’autore nel mercato unico digitale.
“Siamo soddisfatti – ha proseguito – perché con l’esito di oggi si è affermato un principio fondamentale, e cioè che il diritto d’autore va sì aggiornato al digitale ma conservandone la funzione di libertà e di contrasto dei monopoli. Attendiamo ora fiduciosi che il Parlamento e il Consiglio confermino questa decisione. Certo, il testo approvato – come ogni testo di compromesso tra interessi e visioni diverse – presenta alcuni aspetti che richiedono molta attenzione in sede di recepimento.
Siamo pronti a dare il nostro contributo, come abbiamo sempre fatto, perché le norme italiane vadano in direzione di un’effettiva innovazione digitale, della crescita e della diversità culturale. La Direttiva è però un’ottima premessa perché in Europa e in Italia ci sia un insieme di norme che incentivino gli autori e garantiscano il futuro delle imprese culturali”.