Nel programma un nome importante come Blas Roca Rey, ma anche compagnie siciliane di primo piano quali Teatro Argentum Potabile di Catania, Quasi Anonima Produzioni, Vrab Pictures e DanzArte di Messina, Compagnia Santina Porcino di Patti. Confermate le tre location: Museo Regionale, Area Iris e lo “storico” Cortile Calapaj – D’Alcontres…
Pronti? Si ricomincia! Il Cortile Teatro Festival di Messina, organizzato dal Castello di Sancio Panza con la collaborazione di Nutrimenti Terrestri e il sostegno del Comune e di Latitudini e diretto da Roberto Zorn Bonaventura, riparte con due nomi importanti (ognuno in generi diversi) del teatro italiano: Max Paiella e Blas Roca Rey (in allegato il calendario completo). Ma non rinuncia all’esplorazione del territorio, anzi l’approfondisce, chiamando nelle tre location della rassegna importanti compagnie siciliane per proseguire un viaggio che – sempre nell’ambito della drammaturgia contemporanea – mette in primo piano alcune delle professionalità più conclamate (conosciute e molto spesso premiate in tutta Italia). «Cerchiamo sempre di dare spazio a questa realtà – dice Bonaventura – soprattutto adesso che l’Ente Teatro di Messina sembra tenere solo in conto relativo le tantissime professionalità che in questo momento la nostra città esprime, anche ai massimi livelli».
Ricordiamo che il Cortile Teatro Festival di Messina è stato riconosciuto dal Ministero dei Beni culturali e ha come media partner Radio 1 Rai.
In attesa dei tre giorni (29, 30 e 31 agosto) dedicati a Van Gogh con lo spettacolo di Roca Rey e un evento speciale tra cinema e danza, il Cortile Festival il 27 agosto presenta nella spianata del Museo Regionale “Il territorio va in scena! Storie di teatro, il teatro delle storie”, interpretato da Max Paiella e Flavio Cangialosi. Si tratta di uno spettacolo i cui temi principali sono il teatro e il suo territorio. Le risorse, l’equilibrio che offrono a una comunità, il loro recupero in ambito di sostenibilità. Lo spettacolo, scritto da Max Paiella, tratta in maniera brillante, satirica e musicale di come stiamo esaurendo le risorse naturali. Si parte dai ghiacciai, dalle foreste, dai fiumi e dalle specie di animali, per arrivare alle unicità delle nostre tradizioni più sane, e anche alle risorse architettoniche e paesaggistiche dei nostri territori, inclusi i teatri. «Storie svelate agli spettatori – si spiega – che di quella città o di quel paese sono gli abitanti e i fruitori, per illustrare e dimostrare come il turismo, l’arte e la cultura, siano elementi uniti e sostenibili perché a stretto contatto con la verità dei luoghi, e possano quindi esistere su uno stesso binario».
Paiella, attore e musicista, è noto al grande pubblico anche per le sue apparizioni cinematografiche e televisive. Molte delle sue qualità satiriche sono stato valorizzate, in particolare, dalla partecipazione (ininterrotta dal 2004) al programma di Radio 2 Rai “Il ruggito del coniglio”, con una continua invenzione di divertenti personaggi.