Giuliana Musso è tra le autrici e attrici più intense della scena italiana, una narratrice meticolosa e analitica nella raccolta dei materiali che danno vita ai suoi emozionanti spettacoli.
In Dentro. Una storia vera, se volete affronta un tema difficile da raccontare e da ascoltare: quello di un abuso in famiglia, taciuto e nascosto. E lo fa partendo dal suo incontro con una donna e con la sua storia segreta.
Uno spettacolo che ci interpella, sia come spettatori che come componenti della società civile, e ci invita a riflettere sulla responsabilità della giustizia e della verità.
In scena per la cinquantesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata Il mondo nuovo, Dentro. Una storia vera, se volete sarà al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) lunedì 12 e martedì 13 febbraio 2024, alle ore 20.30. Lo spettacolo è parte della rassegna Nello spazio e nel tempo. Palestra di teatro contemporaneo.
Drammaturgia e regia dello spettacolo sono firmate da Giuliana Musso, l’interpretazione è di Maria Ariis e Giuliana Musso. Le musiche originali sono di Giovanna Pezzetta, la consulenza musicale e gli arrangiamenti di Leo Virgili, le scene di Francesco Fassone. Lo spettacolo è prodotto da La Corte Ospitale, in coproduzione con Operaestate Festival Veneto con il sostegno di MiC e Regione Emilia-Romagna.
Dentro è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano e ABP Nocivelli.
Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità.
Racconta Giuliana Musso: “Dentro è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta. La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto”.
Il segreto ha un contenuto preciso e un fine positivo: protegge qualcosa o qualcuno. Il segreto silenzia una verità che potrebbe danneggiare degli innocenti. Anche la censura ha un contenuto preciso ma il suo fine è contrario a quello del segreto: danneggia gli innocenti, protegge vili interessi. Il tabù, invece, per noi, oggi, è il puro terrore di sapere; quindi, il suo contenuto rimane ambiguo e indeterminato.
“In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime – continua Giuliana Musso –, nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù.
L’esistenza stessa delle vittime, con la loro rabbia inavvicinabile o con il loro inconsolabile dolore, ci turba fino alle radici e così, pur di non maneggiare l’odio dei padri, deploriamo quello dei figli. Storia antica quanto il patriarcato: narrazioni che sono strategie di rimozione e occultamento, prime tra tutte la normalizzazione stessa dell’abuso e la colpevolizzazione della vittima.
Persino le storie fondanti della civiltà occidentale sono tutte storie di traumi: eppure, mentre conosciamo tutto di Edipo, di Laio invece, il padre assassino, sappiamo ben poco. Da sempre, pur di salvare l’ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell’esperienza. E se la nostra esperienza di violenza non può essere riconosciuta, allora viene minata alla radice la nostra dimensione ontologica; noi stessi forse smettiamo di esistere.
Dentro non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita. Dentro non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. Dentro è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli”.
Dentro. Una storia vera, se volete
drammaturgia e regia Giuliana Musso
con Maria Ariis e Giuliana Musso
musiche originali Giovanna Pezzetta
consulenza musicale e arrangiamenti Leo Virgili
scene Francesco Fassone
assistenza e direzione tecnica Claudio Parrino
produzione La Corte Ospitale
coproduzione Operaestate Festival Veneto
con il sostegno di MiC e Regione Emilia-Romagna
spettacolo ideato per La Biennale Teatro ATTO IV NASCONDI(NO)
si ringraziano per il supporto il Teatro di Artegna, l’Associazione Amici del Teatro, Servizi Teatrali S.r.l. – Casarsa (PN)