di ANDREA FILLORAMO
Il Dicastero per la Dottrina della fede, ha varato, per invito e sollecitazione esplicita di Papa Francesco le nuove norme, per discernere su apparizioni e altri fenomeni soprannaturali e per valutare l’effettiva loro soprannaturalità. Esse giungono dopo il clamore mediatico sulle false e ingannevoli visioni mariane di Trevignano che, se bene osserviamo, non si differenziano molto dagli altri casi di asserite veggenti, cioè di Madonne che appaiono, lagrimano per lo più sangue, di apparizioni di vario tipo, di stimmate, di messaggi apocalittici, spesso capaci di fare breccia sulla credulità non solo di tanti fedeli, ma anche di tanti preti, lieti di incentivare il cosiddetto sacro turismo.
Il Pontificato di papa Francesco, tra l’altro, ha dimostrato severità anche su altri eventi celebri e dall’enorme attrattiva devozionale come quelli di Medjugorje.
Ormai celebre è la sua espressione: “la Madonna non è un’impiegata delle Poste”. A tal proposito egli, ha espresso scetticismo su certe evoluzioni “affaristiche” anche se ha voluto salvaguardare Medjugorje sul piano pastorale, non volendo lasciare senza una guida pastorale milioni di pellegrini che, magari un buona fede, là ogni anno si recano.
Si spera che queste “buffonate” finiscano, giacché la fede è una cosa seria e non ha nulla da condividere con gli affari, talvolta anche loschi, che accompagnano alcuni fenomeni religiosi sui quale per molto tempo la Chiesa forse irresponsabilmente ha taciuto.