Gattegna si commosse profondamente di fronte alle opere degli artisti ebrei scomparsi nei campi di morte o sopravvissuti allo sterminio perpetrato dai nazisti; aveva una straordinaria sensibilità di fronte all’arte e desiderava vedere tutte le opere – oltre duecento – esposte in una grande Pinacoteca della Shoah, a disposizione degli studiosi e delle nuove generazioni. Il nostro comune sogno continua e mi auguro che sia realizzato, anche in suo onore e in suo ricordo.
Roberto Malini