EMERGENCY PRESENTA LA STORIA DI BADER, DAL MAROCCO, OGGI MEDIATORE CULTURALE PER I BRACCIANTI AGRICOLI DEL RAGUSANO

Bader ha deciso di lasciare il Marocco nel 2004 per venire in Italia con suo fratello. A Marrakech era una guida turistica, mentre oggi lavora come mediatore linguistico e culturale in Sicilia, in provincia di Ragusa con l’ambulatorio medico mobile di EMERGENCY, che offre assistenza sanitaria e psicologica ai braccianti agricoli della fascia trasformata. Negli anni con EMERGENCY ha partecipato anche ad alcune missioni a bordo della nave Open Arms per il soccorso dei migranti in mare. Lo scopo del suo lavoro, che ama e che è tutta la sua vita, è quello di poter essere un supporto vero ai migranti che arrivano in Italia, così da aiutarli a ricominciare qui una nuova vita come è stato per lui.  

Quella di Bader è una delle tante storie di rinascita raccontate nella mostra multimediale “Un giorno qualunque. Storie che ricominciano in Italia ideata da EMERGENCY per il progetto “NO ALLA GUERRA, per una società pacifica e inclusiva, rispettosa dei diritti umani e dalla diversità fra i popoli”, realizzato con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).  

La mostra è composta dalle fotografie di Simone Cerio e dai video dell’agenzia creativa Wow Tapes. Un riflettore sulle persone migranti che si sono ricostruite un’esistenza nel nostro Paese, su tanti ‘momenti qualunque’, di ‘giorni qualunque’, di ‘vite qualunque’, in cui la convivenza diventa possibile.  

“Conosco ogni centimetro di questa terra. Le persone che ci lavorano sono più brave a curare le piante che a curare loro stesse, per questo diamo loro assistenza medica e psicologica gratuita. Ogni tanto ci regalano arance, è il loro modo di dirci grazie. Venire qui è stata una mia scelta, invece le persone che aiuto adesso non ne hanno una. Vorrei dar loro la possibilità di scegliere il loro destino come ho potuto farlo io. racconta Bader. Amo il mio lavoro. Io sono tutte le persone che ho incontrato nella mia vita. Siamo tutti un insieme di storie come la corda è un insieme di fili intrecciati: quando salvi qualcuno è come il tiro alla fune, dopo un po’ non sai più chi tira ed è tirato, chi salva e chi è salvato. E alla fine sono stato salvato anche io, tutte le volte”.

Insieme a Bader ci sono anche M’Barka che è arrivata a Napoli dalla Tunisia trentacinque anni fa e, anche se non pensava che sarebbe riuscita a inseguire il sogno della musica, oggi è una cantante, musicista e attrice che collabora con artisti di fama internazionale. Mamadou, che ha attraversato il Burkina Faso, il Niger e poi il deserto, fino alla Libia e all’arrivo in Italia e oggi è operatore in un centro SIPROIMI e attivista per i diritti dei rifugiati. Mercedes, dal Perù, che lavorava come badante anche di notte, per poter studiare all’università di giorno e che oggi veste la divisa da infermiera. Huda che è scappata dalla Siria sotto le bombe e oggi lavora in un ristorante popolare tra i canali di Venezia. Aras, anche lui scappato dalla Siria e approdato a Venezia dopo essere stato arrestato come oppositore del governo e che oggi lavora nella società di consulenza e produzione di laser e apparecchiature medicali fondata con sua moglie. Luis, che, partito dall’Ecuador da solo, oggi lavora a Roma come infermiere in una RSA e per l’associazione da lui fondata.

 

Nuove testimonianze saranno periodicamente pubblicate online su “Un giorno qualunque. Storie che ricominciano in Italia, andando a comporre un mosaico sulla capacità delle persone di aprirsi a nuove culture, a nuovi mondi.

Tramite video, fotografie e frammenti audio, la mostra permette di conoscere la storia di chi è arrivato nel nostro Paese per migliorare la propria vita o per sopravvivere alla guerra, e ne è diventato parte integrante. Storie interrotte che, in un giorno qualunque, ricominciano in Italia.

Le fotografie di Simone Cerio e i video di Wow Tapes propongono un altro punto di vista, per comprendere gli sforzi fatti da chi arriva nel nostro Paese per ricominciare, l’importanza delle scelte che facciamo e delle persone che incontriamo sul nostro cammino, nei nostri giorni qualunque. 

 

 

EMERGENCY è presente nella provincia di Ragusa (Marina di Acate, Vittoria, Punta Braccetto e Santa Croce di Camerina) con un Ambulatorio mobile che offre gratuitamente servizi di medicina di base, educazione sanitaria, orientamento socio-sanitario e ascolto psicologico ai braccianti impegnati nelle campagne. 

Da agosto 2019 è presente nel Mediterraneo centrale con il proprio staff medico-sanitario sulla nave SAR (Search&Rescue) Open Arms, per garantire l’assistenza medica a bordo

 

Simone Cerio (1983) è un fotografo documentarista italiano, specializzato in visual journalism. Da sempre interessato a linguaggi ibridi, le sue immagini evidenziano l’importanza della relazione profonda con l’altro. Il filo che lega i suoi lavori è il tema dell’Identità e dei cambiamenti sociali e l’uso di uno storytelling estremamente intimo. Ha vinto premi internazionali come il Wellcome Photography Prize nella categoria “Hidden Worlds”. 

Wow Tapes è una video agency di Roma fondata nel 2017 che unisce video-maker, creativi e professionisti della comunicazione da ogni angolo del mondo. È specializzata in visual storytelling per il mondo on-line e off-line, curando creazione, produzione e post-produzione di contenuti video. In continua ricerca di linguaggi narrativi freschi e dinamici, Wow Tapes si focalizza sull’impatto visivo ed emozionale delle proprie produzioni, spaziando dai commercial ai corporate video, dal travel blog ai documentari.