COMISO – Diritto e letteratura. E’ reale un intreccio tra loro? La risposta è si. E arriva dalla seconda edizione del festival culturale “L’ingegnere di Babele” che ieri sera alla Fondazione Gesualdo Bufalino di Comiso, presieduta da Giuseppe Digiacomo, ha proposto un nuovo intenso evento dove la prosa letteraria ha incontrato il linguaggio giuridico.
“𝒀𝒐𝒖𝒓 𝑯𝒐𝒏𝒐𝒓 𝑩𝒖𝒇𝒂𝒍𝒊𝒏𝒐 – 𝑮𝒊𝒖𝒓𝒊𝒔𝒑𝒓𝒖𝒅𝒆𝒏𝒛𝒂, 𝒑𝒂𝒕𝒕𝒆𝒈𝒈𝒊𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒐 𝒆 𝒃𝒂𝒈𝒏𝒐 𝒑𝒆𝒏𝒂𝒍𝒆, 𝒏𝒆ll’opera «𝑳𝒆 𝒎𝒆𝒏𝒛𝒐𝒈𝒏𝒆 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒏𝒐𝒕𝒕𝒆» 𝒅𝒊 𝑮𝒆𝒔𝒖𝒂𝒍𝒅𝒐 𝑩𝒖𝒇𝒂𝒍𝒊𝒏𝒐”. Questo il tema della serata che, con il coordinamento del prof. Nunzio Zago, direttore scientifico della Fondazione, ha permesso di creare un interessante dialogo su leggi, sentenze e ordinanze tra esponenti di diversi settori ma anche di analizzare il romanzo “Le menzogne della notte” con cui Bufalino vinse il premio Strega.
Ospiti Alberto Andronico, docente ordinario di Filosofia del diritto dell’Università di Catania, che ha parlato dello stretto rapporto tra diritto e letteratura; Monica Monego, Sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Ragusa, che si è soffermata sul diritto al silenzio e sull’interrogatorio dell’accusato nel sistema penale delle indagini in correlazione al patteggiamento; infine, Nunzio Citrella, avvocato e Presidente della Camera Penale degli Iblei, che è intervenuto sulla funzione educativa della pena attraverso l’analisi di alcuni brani del romanzo. L’interessante incontro è stato impreziosito dalla lettura, a cura dell’attore Alessandro Romano, di alcune pagine tratte da “Le menzogne della notte”.
Il dialogo tra le arti e i linguaggi, nodo centrale del festival “Lingegnere di Babele”, si concluderà stasera con l’ultima iniziativa in programma. Due momenti scandiranno quest’ultima giornata. Maria Rita Schembari, sindaco di Comiso, presenterà il poeta Fernando Lena, ospite del festival con Black Sicily (Arcipelago itaca Edizioni), la sua ultima raccolta in versi. A seguire “Il sortilegio delle ombre”, un recital di Salvo Giorgio dedicato alla figura dello scrittore di Comiso, con Lella Lombardo e Matteo Tomasello.
“Siamo in dirittura d’arrivo – commenta il presidente Giuseppe Digiacomo – Anche questa è stata un’edizione straordinaria, multiforme, con linguaggi diversi a confronto. C’è attesa anche per quest’ultima serata che vivremo ancora una volta nel cuore della pinacoteca, nel cortile della nostra Fondazione, continuando ad onorare la figura e le opere di Bufalino”.