La Presidente METE/OIDUR Giorgia Butera, sta per concludere la sua missione da Delegata alla 57esima Sessione Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni a Ginevra. In questa Sessione è intervenuta su quanto accade in molte zone di conflitto sia civili sia militari, quando donne e giovani ragazze vengono rese gravide, in modo che la popolazione continui a proliferare. La pratica si traduce in sottomissione di intere popoli.
Da Ginevra a Roma per la Conferenza Stampa di presentazione del ‘Manifesto di Attenzione Sociale’, ideato e promosso da METE e patrocinato da Federfarma, che si terrà giorno 24 settembre 2024, alle ore 16.00 in ‘Sala Caduti di Nassirya’ a Palazzo Madama.
La Conferenza chiude il ciclo degli incontri istituzionali per poi passare alla fase esecutiva del Progetto, e ha l’obiettivo di presentare tutte le azioni previste all’interno del Manifesto, dal titolo ‘Interveniamo nella Cura della Società’.
Per METE, interverranno Sara Baresi e Sofia Abad. Presente, anche Rosa Iudici (Manager Di Marca Services, Vicepresidente Piccola Industria Sicindustria Caltanissetta, Presidente ‘Diritto & Donna’ e Responsabile Area Empowerment METE).
Saranno presenti, tra gli altri, l’On. Martina Semenzato (Presidente Commissione Parlamentare di Inchiesta Femminicidi, nonché contro ogni forma di Violenza di Genere) e Roberto Tobia (Segretario Nazionale Federfarma).
Giorgia Butera, dichiara: “Attraverso la nostra progettualità interveniamo nell’educazione, formazione e cura. Si parte dall’analisi sociale per approdare in metodologie di intervento su Target eterogenei. L’esigenza arriva dalla società in bilico, da un crollo valoriale di enorme incisività, dal non comprendere cosa sia corretto, e cosa no. Affronteremo aspetti psicologici, giuridici, educativi, formativi, sociali, di salute, sensibilizzazione ed informazione. Interverremo nell’educazione Valoriale, Sociale ed Affettiva-Emotiva. Importante Focus è il riequilibrio digitale nell’età giovanile. E soprattutto, offriremo strumenti di autoprotezione e di individuazione del rischio”.