Ho letto che gli scandali sessuali che hanno come protagonisti cardinali, vescovi e preti inducono molti a lasciare la Chiesa cattolica. Questo pensiero mi ha turbato profondamente e, quindi, ho riflettuto abbastanza e sono giunto ad alcune considerazioni…
di ANDREA FILLORAMO
Ho letto che gli scandali sessuali che hanno come protagonisti cardinali, vescovi e preti inducono molti a lasciare la Chiesa cattolica. Questo pensiero mi ha turbato profondamente e, quindi, ho riflettuto abbastanza e sono giunto ad alcune considerazioni.
Ritengo innanzitutto che la fede di chi decide di abbandonare la chiesa in quanto colpito dagli scandali sessuali clericali, non sia così solida da resistere alle intemperie che nella Chiesa ci sono state sempre a partire dal suo nucleo originario formato dagli apostoli, in cui c’è stato un traditore, che è Giuda Iscariota e Pietro che ha rinnegato per ben tre volte Gesù.
Probabilmente quanti eventualmente lasciano la Chiesa per il disagio da loro provato a causa degli scandali, non fanno nient’altro che sacralizzare e disumanizzare la figura del prete; accettano, così, lo schema proprio del clericalismo, che li porta ad affermare che al sacerdote, per il sacramento dell’Ordine sacro ricevuto non è permesso per nessun motivo alcuna debolezza e particolarmente non è assolutamente consentito macchiarsi di peccati sessuali, che sono imperdonabili. “Cadere in tentazione” per loro dovrebbe essere impossibile.
Qui si accetta l’accezione del termine “clericalismo “applicabile ai preti e ai laici, dato da Papa Francesco quando dice: “Esiste un clericalismo che si manifesta nelle persone che vivono con atteggiamenti da ‘segregati’, con la puzza sotto il naso. Sono quelli che vivono una specie di atteggiamento aristocratico rispetto agli altri. Il clericalismo è un’aristocrazia” …(…….) Invece di servire la Chiesa, il clericale si serve della Chiesa per il suo egoismo, la sua ambizione, la sua ingordigia, la sua avarizia e le sue voglie, atteggiandosi a guida spirituale dei giovani. Anche se è attorniato da seguaci ed ammiratori, peraltro ingenui o mondani come lui, è in realtà un isolato nella Chiesa, perché è manchevole proprio nelle condizioni”.
Pertanto, quanto leggiamo nei giornali o nelle sentenze di alcuni giudici, a loro avviso, è il risultato di calunnie, di invenzioni o di esagerazione propagandate dai nemici della Chiesa.
Occorre aggiungere ancora che il prete lussurioso non scandalizza purtroppo più nessuno, anche se questi può fingere un’ipocrita condanna. Ma, ovviamente crea disagio nei buoni cattolici, che pur ben conoscono le miserie umane e sono pronti a compatire, che, però, non vuol dire “ coprire” ,”occultare”. Specialmente quando il peccato si accompagna al reato.