Anche Legambiente aderisce con convinzione al Global Strike, lo sciopero per il clima organizzato dai Fridays For Future, che si terrà venerdì 19 aprile a livello globale e in tutte le piazze italiane.
Da Roma a Napoli, da Bologna a Bari, da Milano a Palermo, migliaia di giovani e diverse associazioni si riuniranno, sollecitando l’abbandono del modello energetico basato sulle fonti fossili, per una corretta transizione energetica, e chiedere un “cessate il fuoco” immediato e permanente in Palestina.
Quest’anno il classico sciopero del venerdì mattina, promosso a livello territoriale e rivolto soprattutto a studenti e studentesse, sarà affiancato da una manifestazione nazionale che si svolgerà sabato 20 aprile pomeriggio a Milano. In quest’occasione, al tema della giustizia climatica si unirà quello del lavoro e della pace, attraverso il coinvolgimento del collettivo di fabbrica GKN e dell’associazione Giovani Palestinesi. In Piazza anche il sindacato Sisa per tutto il personale docente, dirigente e ATA, al fine di sottolineare l’urgenza di affrontare le sfide attuali legate alla giustizia climatica e sociale anche nel contesto educativo.
La mobilitazione assume così una connotazione plurale. Infatti, il cambiamento climatico e l’inquinamento non sono problematiche di natura esclusivamente ambientale, ma questioni che nascono da processi sociali ed economici a partire dall’enorme concentrazione di ricchezza finanziaria, dalle politiche di stampo capitalista e dall’industria della guerra. Per contrastare queste tendenze è necessario un movimento intersezionale, dove a convergere sono, al fianco delle nuove generazioni, il mondo del lavoro e dell’istruzione, le correnti pacifiste e transfemministe, ma anche, naturalmente, il movimento climatico.