Un grande spettacolo, col tutto esaurito al Palacultura Antonello per il concerto del Paolo Fresu Trio (Fresu in trio con Marco Bardoscia e Dino Rubino), ha inaugurato ieri sera l’Horcynus Festival 2021 che in questa diciannovesima edizione vuole celebrare la Bellezza, in arabo JAMAL nel ventennale della Fondazione Horcynus Orca e per i primi dieci anni di vita della Fondazione di Comunità di Messina.
Era stato lo stesso Fresu a tenere a battesimo con un suo concerto la nascita della Fondazione vent’anni fa: un eccellente ritorno segnato da uno strepitoso successo di pubblico e dall’assegnazione al noto musicista jazz del Premio Horcynus Orca “con profonda stima e amicizia” e le seguenti motivazioni: “A Paolo Fresu, musicista, poeta e scrittore di straordinaria sensibilità e umanità. Il suono della sua tromba narra di una ricerca musicale raffinata e di una profondità di pensiero che va oltre la musica, manifestando una grande generosità e una inesauribile passione verso ogni tipo di umanità. Il Premio esprime vicinanza e condivisione rispetto all’idea che la “bellezza” sia un’armonia relazionale e dinamica capace di generare liberazione ed esperienze educative che allargano le opportunità, gli orizzonti e gli immaginari di ogni essere umano. Con gratitudine per aver accompagnato negli anni il laboratorio creativo di “bellezza” e “liberazione” dell’associazione “La Ragnatela” di Messina e per essere stato il primo testimonial del Parco Horcynus Orca sin dalla sua nascita 20 anni fa”.
Nel pomeriggio si è tenuta anche la presentazione del libro La storia del jazz in 50 ritratti che Paolo Fresu ha scritto a quattro mani con Vittorio Albani, un volume edito da Centauria Edizioni. L’evento si è svolto nella Chiesa di Santa Maria Alemanna, a cura de La Feltrinelli Messina e di Enrico Vita.
Per la giornata inaugurale, in un fuori programma, la manifestazione si è spostata in altre location a causa delle probabili condizioni meteo avverse, ma a partire da oggi le attività faranno ritorno al Parco Horcynus Orca di Capo Peloro. Oggi, martedì 20 luglio, al via la rassegna “Fuori Norma”, festival itinerante ideato dal critico cinematografico Adriano Aprà che in questa seconda giornata sarà tra gli ospiti del festival insieme a Paolo Benvenuti, Stefania Parigi e Alessandro Rossellini. Nel pomeriggio, la rassegna verrà preceduta dall’avvio della Masterclass “Fuori Norma” in collaborazione con il Dams di Messina: gli studenti universitari avranno, infatti, la possibilità di incontrare ed interagire con i registi presenti alla manifestazione.
Alle 21 in programma la proiezione di THE ROSSELLINIS (2020, 98’) di Alessandro Rossellini, primo nipote del celebre regista Roberto, che a 55 anni gira il suo primo film, affrontando con ironia la saga dei Rossellini, famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata sottoposta a un’impossibile terapia familiare davanti alla macchina da presa. Alle 23 verrà proiettato L’AGNELLO (2020, 93’) di Mario Piredda, un film che racconta la storia di Anita, ragazza sarda di 17 anni che affronta con coraggio la malattia del padre. Piredda, all’ esordio sul grande schermo, racconta la sua isola, cogliendo con efficacia i ritmi di vita, le chiusure e le speranze che faticano a rivelarsi a causa di un pudore atavico dei sentimenti.
Domani 21 luglio, ancora la Masterclass Fuori Norma e poi seguiranno le proiezioni di THE STRANGE SOUND OF HAPPINESS di Diego Pascal Panarello e di ESSI BRUCIANO ANCORA di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato. Ingressi contingentati e prenotazione obbligatoria al 344.2037197 – 0909032759.