di ANDREA FILLORAMO
Si sono moltiplicati negli ultimi decenni i presunti veggenti che dicono di vedere la Madonna e di compiere miracoli e fantomatiche guarigioni nel suo nome, emulando così i fatti accaduti a Fatima, a Lourdes, a Siracusa.
Sono molti, poi, quelli che in momenti di difficoltà e di fragilità, di malattia e di disperazione, ripongono in loro vane speranze e attendono i miracoli che non arrivano mai. Sempre alto è, altresì, il numero di persone che credono a quello che loro dicono, confondendo la fede con la creduloneria.
Dinnanzi a questi fenomeni spesso i vescovi, pur insediando Commissioni Diocesane che dovrebbero in tempi non troppo lunghi sanzionare quelli che risultano falsi, tacciono. Essi ritengono che sia meglio far finta di niente, purchè la gente vada a pregare, a confessarsi, a conventirsi e non tengono conto che gli abusi della credulità popolare sono la punta dell’iceberg di un cattolicesimo solo spettacolare che può magari riempire parrocchie, movimenti, giornali, programmi televisivi, radio ma allontana da Dio.
Cerchiamo di essere, senza forse riuscire, meno enogmatici: c’è una parola inglese che non è facilmente traducibile, che è “bullshit”, che traduciamo liberamente con “fandonie”.
Se non vogliamo lasciarci “rincretinire”, conviene sempre dubitare anche di ciò che “ci sembra giusto” e prestare attenzione a ciò che “ci sembra strano”. Come della stupidità, anche delle fandonie non basta ridere. Dovremmo riflettere particolarmente non solo sulle parole ma sui comportamenti dei presunti veggenti. Più che cercare, quindi. una definizione teoretica di bullshit, è importante capire in pratica che di fandonie ce ne sono sempre troppe quando si parla di apparizioni, lacrimazioni della Madonna, miracoli di Maria.
Accade troppo spesso che si accettino senza verificarle bizzarre fantasie, sfrontate bugie, truffe, manipolazioni. Spesso basta poco per distinguere il ragionevole dall’insensato, il vero dal falso, la sanità mentale dalla patologia psichica, è sufficiente un po’ di attenzione, diffidenza e una robusta dose di buon senso. Come si fa, infatti, a credere alla moltiplicazione della pizza, degli gnocchi e del coniglio?
Da qui una considerazione: Il cattolicesimo popolare rischia di venire sommerso dalle scemenze create dalla superstizione o dalla speculazione. E’ questa una vecchia storia: a partire dalla Controriforma fino ai nostri giorni, vescovi e preti hanno incoraggiato devozioni, pratiche, mentalità magiche e infantili, che allontano e non poco dal Vangelo.