Il Festival della Comunicazione ricorda i cento anni dall’assassinio Matteotti con un live-action speciale

A cento anni dal suo assassinio, Frame – Festival della Comunicazione ricorda Giacomo Matteotti con il live-action “Matteotti: un martire antifascista”, disponibile gratuitamente online su YouTube e all’indirizzo framecultura.it/matteotti. Il 10 giugno 2024 ricorrono i 100 anni dall’assassinio di un uomo d’affetti, uno scrupoloso osservatore della società in cui viveva, un politico che ha dato la vita per difendere onestà e democrazia, diventando riferimento della resistenza antifascista: da qui l’iniziativa speciale del Festival della Comunicazione.

A partire dall’incontro tenuto al Salone del Libro di Torino del 2024, il video anima il racconto lucido e appassionato di Aldo Cazzullo, che non solo tratteggia la figura di un uomo, ma intreccia anche le storie di resistenza e di antifascismo di Eugenio Montale e Filippo Turati, Adriano Olivetti e Sandro Pertini, Carlo Rosselli e Natalia Ginzburg. Alla voce di Cazzullo si combina il live-action, pensato per aumentare l’efficacia del racconto e frutto di un minuzioso lavoro di ricerca storica e iconografica, che spazia dalle immagini fino ai font di caratteri tipografici dell’epoca.

 

La produzione di Frame – Festival della Comunicazione comprende anche il podcast omonimo “Matteotti: un martire antifascista”, nell’ambito della serie Storie che lasciano il segno, disponibile su tutte le principali piattaforme di distribuzione podcast.

 

“Quando ho ascoltato Aldo Cazzullo raccontare questa storia sul palco del Salone del Libro di Torino, ne sono rimasto travolto e ispirato: il modo in cui ha tratteggiato la figura di Matteotti, nei suoi aspetti politici e umani, come ha riportato il clima di un’epoca fatta di crimini efferati perpetrati dal potere e sorprendenti atti di coraggio, come ha colto i legami che hanno unito personaggi diversissimi tra loro e che saranno poi i protagonisti della vita politica, letteraria e industriale del dopoguerra, come ha reso il senso della democrazia palpabile e viva”, commenta il direttore del Festival della Comunicazione Danco Singer. “Ecco, ho subito capito che quel racconto non poteva rimanere confinato in quella sala e in quel momento, ma quella stessa carica che ha risvegliato nel pubblico entusiasmo e condivisione di uno stesso sentire meritava di andare oltre. Per questo ne abbiamo fatto un video, mantenendo la vividezza di quel momento e arricchendolo nel finale (in quel crescendo di uomini e di azioni), con un linguaggio visivo coinvolgente che mettesse a fuoco personaggi e concetti con chiarezza. Per arrivare a tutti, a ognuno di noi, alle scuole, ai ragazzi. Perché è una storia che ci appartiene, che ci riguarda”.

Il Festival della Comunicazione torna dal 12 al 15 settembre a Camogli per la sua undicesima edizione, dedicata al tema Speranze. E da poche settimane è in distribuzione il libro “Cortocircuiti. Andare verso, andare oltre”, il primo edito da Frame Cultura (framecultura.it/libro-cortocircuiti) che nasce dalla volontà di valorizzare la capacità umana di lasciarsi contaminare, di aprirsi all’altro, di mettersi in discussione con ciò che ancora non era stato considerato, allargando gli orizzonti fin dove consentono la volontà e l’aspirazione: è con questo spirito, eredità di Umberto Eco, che Cortocircuiti raccoglie una selezione di interventi del Festival della Comunicazione tra dialoghi, lectio, performance, scintille tutte diverse, che rappresentano ognuna una chiave luminosa su un tema specifico, ma che, a contatto tra loro, accendono il nostro sguardo su ciò che succede nel mondo che abitiamo.