Il Giorno del Giudizio. Ecco come gli italiani giudicano l’amministrazione della Giustizia

IL DOMENICALE. Anno 2007. Sintesi.

N.8/24.2.2007 Nozze con i Fichi secchi. Con i DiCo si mette a repentaglio la famiglia favorendo unioni di serie B in cui non ci sono più doveri e i desideri sono trasformati in diritti. In 2a e 3a pagina intervengono Alfredo Mantovano, Marco Respinti, Giuseppe Romano e Claudio Risè che presenta il nuovo libro di Joseph Nicolosi, “L’omosessualità è un disordine che si può curare. Sessi, Tertium non Datur. Con buona pace di chi millanta, male usando certe ricerche, non esiste il “gene dell’omosessualità”.

L’onda gay è solo una costruzione culturale. Per questo, in diversi casi, se ne esce con successo. Angelo Crespi ne L’Altra Storia ci racconta come si viveva nel Ventennio, tra tentazioni modernizzatrici e secolari arretratezze. Il fascismo non fu così duro come si tende a far credere e gli italiani, con la solita arte di arrangiarsi, vestivano d’orbace sfottendo Starace. Ci fu repressione ma non terrore, perché furono le esecuzioni e al confino si stava non troppo male.
Medievali i Talebani? Magari fosse vero, di Guglielmo Piombini. Nulla accomuna il regressismo strutturale dell’islam e l’”età di mezzo” dell’Europa Cristiana, cuore dell’Occidente. Il Medioevo fu infatti, e fortunatamente autenticamente progressista. La società islamica non è affatto rimasta al Medioevo. Nessuna somiglianza vi è con l’età di mezzo. L’uomo medievale non era nemmeno da lontano un talebano. Era cioè occidentale nel quale ogni europeo, americano o australiano di oggi può riconoscersi.

N.9/3.3.07 Il Giorno del Giudizio. Ecco come gli italiani giudicano l’amministrazione della Giustizia: lenta, persecutoria, pessima e ridicola. I giudici, secondo la ricerca commissionata dal CSM, sono influenzati da motivi politici e dotati di troppa discrezionalità. Ne parla Angelo Crespi, Giustizia su misura. Il 55% degli intervistati è convinto che i magistrati siano influenzati da motivi ideologici, il 30% che debbano astenersi da esprimere opinioni proprie. Il 66% che agiscono con troppa discrezionalità. Ancora un intervento sulla politica culturale del centrodestra. Bisogna costruire luoghi e percorsi per formare una nuova classe intellettuale. Per questo è molto utile pensare alle università e alle fondazioni, finanziare riviste e giornali…Ne L’Altra Storia, Augusto Zuliani, interviene su Nuove BR, profondo rosso terrorista. “Ritorna la “grande chiesa” comunista. Per i comunisti non ci sono avversari, ma solo nemici. “Nessun nemico a sinistra” e si coccolane le frange più estreme. Alfonso Francia si occupa in F.A. Di Giovani Fascisti e Comunisti. Sulla scorta del mito della rivoluzione una generazione allevata dal regime coltivò i valori del comunismo. Furono poi voltagabbana a ragion veduta. Davvero nel Ventennio ci fu la fronda. Nelle università e da alcune riviste, la gioventù mussoliniana imparava parole in antitesi al diktat di regime. Una schizofrenia culturale che il Duce credeva di sanare col proprio carisma.

N.12/24.3.07 Leader in Movimento. Non è vero che stiamo andando verso forme di populismo, risponde Francesco Alberoni alle domande di Angelo Crespi. La televisione non genera movimenti né produce capi. Anzi i politici più stanno in video, più annoiano. Oggi è tempo di quiete, poi verrà di nuovo la rivoluzione. Ne L’Altra Storia, Bruno Babando presenta la figura di Marilena Grill, fu una delle 4mila ragazze di Salò che nell’aprile 1944 aderirono al Servizio Ausiliario Femminile della RSI. Pagò con la vita, un colpo alla nuca a un crocicchio di Torino. Finalmente la prima biografia. Scelse la parte sbagliata. Massimo Novelli, L’Ausiliaria e il partigiano. Storia di Marilena Grill, 1928-1945 (Spoon River, Torino, 2007; ppg 144, e 14; 011/2386281). La Grill è stata assassinata al “Rondò Furca” a Torino, dove nel 1863 veniva allestito il patibolo per le condanne capitali.

N.13/31.3.07 NON ESISTE LIBERTA’ SENZA VERITA’. Come sopravvivere nelle dittature democratiche in cui tutto è permesso tranne criticare il relativismo. Ne parla il cardinale Julian Herranz Casado in F.A. La legge morale universale è scritta nel cuore dell’uomo, chi nega questo, nega la natura e la dignità dell’essere umano. E come Prometeo si espone al supplizio eterno. Una democrazia senza valori è una tirannia. La dittatura del relativismo è la forma di totalitarismo più subdola a cui tendono le democrazie moderne ideologicamente antireligiose. Se si nega il perimetro comune del diritto naturale non ci può essere dialogo tra civiltà.
Editoriale del direttore Angelo Crespi: La Cultura di Destra c’è, eccome…Le difficoltà nel definirla come si è potuto constatare nella tavola rotonda di anni fa tra Rauti, Malgieri, Veneziani e Campi. Mentre per Galli della Loggia la cultura di destra non c’è, non scrive, non pensa, non parla, non fa film o spettacoli teatrali o televisivi, non ha case editrici, non ha idee nuove, non fa politica, soprattutto non produce senso culturale comune. Ovvero qualcosa fa, forse, ma ciò non riesce ad arrivare nello spazio pubblico.

N.18/5.5.07 Mission Impossibile salviamo il CLIMA dagli Ambientalisti. Attenzione al catastrofismo degli ecologisti radicali. Perché non si tratta di scienza ma di propaganda. La terra si scalda o si raffredda a seconda degli interessi di chi usa il clima per scopi politici ed economici. Ne parla Marco Respinti e Augusto Zuliani a pagina 6 e 7. Tutti gli spauracchi del Riscaldamento Globale. Tempo di allarmismi sullo stato di salute del pianeta, con i verdi che imputano tutto all’uomo. Ma non siamo mai stati meglio di così: inquinano meno e la qualità delle nostre vite è in media più alta. Inquinano di più i Paesi emergenti che non badano a regole dell’intero mondo industrializzato. A pagina 2 Marco Respinti presenta il libro di Bat Ye ‘Or e di Ayan Hirsi Ali. Eurabia per la prima e Infedele per la seconda. Entrambi presentano un futuro plumbeo per la nostra Europa. A pagina 3 Massimo Introvigne descrive la situazione turca, “Democrazia, cose turche”, a rischio la possibilità di un Islam tradizionale ma non ultrafondamentalista. Se Erdogan perde, ne soffrirà il mondo. I conservatori turchi detestano apertamente il giacobinismo e si rifanno esplicitamente a Edmund Burke. Tra lo Scaffale della saggistica il Dom segnala un brillante e ottimo libretto sulla severità a scuola. Bernhard Bueb, Elogio della Disciplina, Rizzoli, 2007. In Germania è stato un successo da 200 mila copie. “Ogni giorno i giovani non vengono più allevati, ma si limitano a crescere. Bueb constata il fallimento dei metodi educativi anti autoritari tedeschi, ma la questione si potrebbe estendere anche a quelli europei post-sessantottini. Bueb auspica una virtù dimenticata: la severità. Un libro che è un pugno nello stomaco al politicamente corretto.

N.19/12.5.07 Per Noi Il Giorno della famiglia si chiama Duha Khalil Aswad. Davanti alla barbarie, come la lapidazione di una ragazza colpevole di essersi innamorata, non dobbiamo aver paura di sfilare per una civiltà migliore che fa della difesa della vita e della dignità umana uno dei suoi capisaldi. Il Family Day è il giorno dell’orgoglio di questa civiltà migliore, che non può che fondarsi sulla Famiglia a misura d’uomo. Ne parlano a pagina 6,7,8 e 9 Eugenia Scabini, Giuseppe Romano e Marco respinti. E che dialogo è mai possibile con persone che uccidono la propria figlia a sassate sentendosi nel giusto, che fanno saltare i propri stessi concittadini per mantenere la purezza della fede, che uccidono i vicini per garantirsi il paradiso? Non dobbiamo aver paura di usare il termine “migliore” scrive il direttore Angelo Crespi.

N.20/19.5.07 Da segnalare in 2 pagina tre articoli commenti dopo la grande manifestazione del Family Day a Roma. “Un popolo c’è, e chiede di essere rappresentato”, scrive Mantovano. Nella sezione Storia, Ugo Finetti, si interroga sullo Stalinismo. Irriducibile all’Ovest. Due sono le correnti interpretative che dividono gli storiografi. Una riconducibile a Richard Pipes (e a Francoise Furet), si fonda sull’idea che il comunismo sia sbagliato sin dall’inizio; l’altra di Eric J. Hobsbawn, che le mattanze furono uno sfortunato incidente. Intanto i documenti sfatano il mito di un PCI autonomo e indipendente dal PCUS. Il comunismo al potere ha sempre instaurato regimi oppressivi e liberticidi. L’Urss messa in crisi dai paesi satelliti e salvata dai “Democratici”, Fratelli.

N22/31.5.07 Com’è possibile distinguere ancora fra “comunismo buono” e “comunismo cattivo” ? Augusto Zuliani si occupa di Lega, il rancore di lotta e di governo. M. Respinti ne L’Altra Storia riflette sui Liberal americani, sono veri neofascisti, dì loro di smettere. I progressisti credono nello Stato-padrone, nell’economia dirigista e nella necessità di tenere l’uomo sempre sotto controllo, tanto, se serve, da poterlo pure sacrificare. Sembrano davvero i nazisti. Tutto quello che credete di sapere su Fascismo e Nazismo è sbagliato sin da principio. Scrive Jonah Goldberg in un libro americano grosso e ben documentato che il fascismo è cosa tutta loro, progressista, di sinistra, illuminista. Che con la vera Destra non c’entra e che quindi bisogna tenersene a distanza,. Perché strepita, sputa, vessa e alla fine pure uccide, oggi come ieri urge scrive Respinti traduzione italiana immediata. E ora che si riparli della Democrazia totalitaria, persino dell’antisemitismo di marca illuminista.

N.27/7.7.07 POVERI CRISTI, Andrea Morigi in esclusiva propone ai lettori del Dom la Mappa aggiornata della persecuzione dei cristiani nel mondo. Dal Pakistan alla Cina, da Cuba all’Algeria, ecco dove la libertà religiosa viene conculcata: esecuzioni, torture, pressioni psicologiche, leggi vessatorie. A pagina 6 e 7 tutti i poveri Cristi della terra, Croce per Croce. Sono finiti i soldi e il “Rapporto sulla Libertà Religiosa nel mondo”, quest’anno non esce. Non ci sono i soldi. Ma i cattolici continuano a patire e morire. Allora la mappa aggiornata ve la diamo noi.

N.30/28.7.07 IL FUTURO DELLE DONNE. Guglielmo Piombini affronta la questione delle donne sotto l’islam. EURABIA: le emancipate d’occidente e le sottomesse dell’islam spianeranno la strada ai maschi venuti da fuori. Il femminismo denigrando i maschi di casa propria ha infatti alimentato la cultura del politicamente corretto che impedisce ogni critica all’immigrazione incontrollata e ai fondamentalismi. E così per paradosso finisce per giustificare la schiavitù in cui è costretta la donna musulmana. A pagina 6 e 7 La JIHAD? MERITO delle FEMMINISTE. Ci sono posti come la Scandinavia dove s’istiga all’odio verso il maschio europeo. Intanto alcune famose donne di mondo forse sognano addirittura la sharia. Uomo bianco scomparirai, ma sarà peggio, molto peggio. I padri non servono alle femministe non basta più essere uguali. Vogliono essere superiori. Le femministe dicono che i maschi sono omofobi e razzisti. E così loro se la fanno con l’islamismo. Le norvegesi stuprate piangano se stesse. Provocano con le loro mise. Parola di antropologa. Il femminismo rappresenta una delle cause maggiori dell’indebolimento dell’Occidente, ormai femminilizzato. Ne L’Altra Storia, Valter Binaghi racconta i 40 anni del Sessantotto. Il profetismo dei Beatles fu la nuova Bibbia. E una nuova religione Luterana ebbe inizio così. Non a caso “Imagine” di John Lennon è proclamata la canzone del secolo. Perfino le colleghe maestre della scuola Primaria ne fanno uso massiccio nelle varie performance in classe. Mentre Bruno Babando racconta l’Altro Sessantotto dei “Boia chi molla”. Dimenticato. Fa riferimento al libro di Alessandro Gasparetti, un documentato saggio “La Destra e il 68. La partecipazione degli studenti di destra alla contestazione universitaria. La mozione conservatrice e missina”. (Settimo Sigillo, Roma 2006) Ma anche un altro libro di Augusto Grandi, “Baci & Bastonate” (Angoli Manzoni, Torino pp 136 e 12,oo) Intanto continua la pubblicazione del Supplemento de Il Circolo, in 1a pagina c’è Marcello Dell’Utri che presenzia alla costituzioni di altri circoli.

N. 38/22.9.07 Da segnalare in Polis di Marco Respinti Twin Towers Six Years After: l’ipotesi cospirazionista avanza. Scappa sempre più da ridere. Giulietto Chiesa si scatena e Fidel Castro conferma. Fu l’intelligence USA a organizzare lo scempio. Per molti ci mise del suo pure il MOSSAD, per altri centrano i Marziani. Ribadiamo: il complotto è un tarlo della mente. La “Teoria del complotto” non è una singola dietrologia, ma una categoria mentale, una visione del mondo. Esiste una intera “cultura del complotto” come scrive Michael Barkun. Addirittura Marco Respinti cita un libro del 2000 di un francese, un certo Thierry Meyssan, un giornalista di sinistra che definisce Papa Giovanni Paolo II, un “terrorista con la sottana” accusandolo di aver creato e finanziato commando armati antiabortisti e supplica l’FBI di inserire il Vaticano nella lista degli Stati terroristi.

N.39/29.9.07 I CUSTODI della MEMORIA. Il nuovo libro di Giampaolo Pansa è un duro jaccuse contro gli intellettuali e riapre il dibattito sulla resistenza di sinistra. Intellettuali che impediscono una seria revisione del nostro passato spesso negando persino dati di fatto incontestabili. Per questo motivo resiste l’efficace caricatura del trinariciuto fatto all’epoca da Guareschi. Ne parla Mario Bernardi Guardi a pagina 6 e 7, in F.A. La Scomoda Verità di Pansa sui partigiani. Pansa riapre il dibattito sul revisionismo storico. Eppure i gendarmi della Memoria vigilano ancora minacciosi sulla vulgata resistenziale. Se uno dei nostri è amico dei nemici allora per forza è nostro nemico, è un traditore. Così i più retrivi a sinistra liquidano il lavoro di pansa, senza neppure tentare di rispondere. “Cuneo Brucia ancora” recitano. Uno slogan degli antifascisti cuneesi negli anni Sessanta e Settanta. Quelle tre parole furono la bandiera di battaglia per tenere lontani da Cuneo il segretario del MSI Giorgio Almirante. Tuttavia in questa scheda Giampaolo Pansa racconta delle donne ausiliare appartenenti alla Rsi trucidate dai partigiani. A Cuneo e provincia furono ben 174 donne.

N.40/6.10.07 L’Arma Birmana. Colorati d’arancio per solidarietà con i birmani oppressi. I monaci buddisti, rischiando la vita, hanno dimostrato come si combatte per la libertà senza l’uso delle armi, non solo, testimoniando una fede. Una lezione ai nostri pacifisti ebbri di retorica antioccidentale e incapaci di contrastare la politica violenta di un regime illiberale post-comunista solo a parole. Affrontano l’argomento A. Crespi, Capezzone, Introvigne, Respinti a pagina 2.

N.41/13.10.07 Il Nostro Salvador? Perché abbandonare il mito socialista di salvador Allende. Era antisemita e filohitleriano. Ne parla M.Respinti. Allende si laureò in Medicina con una tesi razzista, ammiccando a eugenetica ed eutanasia. Da ministro della salute, nel 1939 cercò di trasformare tutto in legge dello Stato. Fallì. Lì è riuscito però Michelle Bachelet nel 2000, che oggi è presidente del Cile. Ne L’Altra Storia: il sogno eugenetico di Allende. In un libro clamoroso il filosofo Victor Farias documenta un delirio identico a quello del Terzo Reich.

N.43/27.10.07 Quando sento la parola intellettuale metto mano alla fondina. Vizi e virtù Del perfetto intellettuale. Come veste, cosa mangia, che libri legge e soprattutto perché non conta nulla. Una speciale per i cinque anni del Dom. 5 anni di resistenza culturale scrive Crespi. Circa 250 numeri pubblicati, per una rivista culturale che non insegue la cronaca, sono un patrimonio che può apparire esaustivo. Tutto quello che c’era da dire il Dom l’ha detto. In Italia NON esiste dibattito culturale…Possiamo dire di essere resistiti più che esistiti, nonostante tutto. Di aver affrontato con onesto sprezzo il politicamente corretto e delle ideologie che ci ammorbano da un cinquantennio. Comincia Crespi con un cazzotto all’intellettuale.

N.44/3.11.07 Quando le tasse crescono,le civiltà cadono. Tutti i grandi imperi, quello egizio, quello romano, quello spagnolo, quello britannico, caddero per colpa di un’imposizione fiscale esosa e delle conseguenti ribellioni civili. Dove il fisco è più duro, dilaga la corruzione che unisce sorvegliati e sorveglianti. I cittadini preferiscono evadere o diminuire la produzione, così s’impoverisce lo Stato. Ne parla A. Crespi e daniele Capezzone alle pagine 6 e 7. In Lettere e commenti da segnalare la Via Giudiziaria all’eutanasia, il “Diritto a morire” di A. Mantovano. Nazismo e comunismo pari sono. Editoriale di A. Crespi. Ne L’Altra Storia, Augusto Zuliani, descrive attraverso un libro sulle manovre del fedelmaresciallo Albert Kesserling, che comandò le operazioni germaniche in Italia dopo l’8 settembre 1943, sarebbe stato condannato come criminale di guerra ma ora parzialmente riabilitato da storici inglesi. “Soldato fino all’ultimo giorno” Kesserling, il Mestiere delle armi. In F.A. Come e perché le tasse fanno male da sempre, di A. Crespi.

N.46/17.11.07 PATRIOTTISMO. A conti fatti il padre della Patria è sempre e solo DANTE. L’identità italiana si fonda su quella cultura che ha generato una lingua mirabile e un’arte celebre nel mondo. Inutile cercarla nella tanto vituperata e divisa storia postunitaria. Eppure la necessità di una memoria condivisa è una priorità in tutta Europa. E soprattutto occorre archiviare i moti pseudo fondanti dell’Italia repubblicana e abbandonare l’ideologia del Sessantotto. A pensarci bene ogni data simbolo della nostra Storia è fonte di divisione. Mantovano insiste nello Sgomberare, davvero le macerie dell’Ottantanove. M. Respinti su L’Altra Storia presenta il libro alternativo di Gigi Di Fiore, “Controstoria dell’Unità d’Italia. Fatti e misfatti del Risorgimento” (Rizzoli) Il Risorgimento come di solito non ce lo raccontano. In Polis, Rosa Alberoni presenta il suo libro “Il Dio di Michelangelo e la Barba di Darwin”. La malapianta del Darwinolatria.

N.48/1.12.07 In Finestre Aperte, Un interessante e ben documentato studio di M: Introvigne su La Grande Guerra che uccise l’Europa. Le radici della crisi in cui versa oggi l’Europa sono profonde. Risalgono alla Prima Guerra Mondiale, quando venne a scadenza una cambiale emessa dalla Rivoluzione Francese. Una tesi che il maggiore specialista mondiale del tema illustra con lucidità. Alan Kramer, inizia la sua storia con l’incendio della Biblioteca di Lovanio in Belgio. Un episodio voluto per spirito anti cattolico dell’esercito tedesco: si voleva distruggere un simbolo culturale del Belgio. Altro bombardamento mirato dei tedeschi è la Cattedrale di Reims in Francia. Kramer fa una storia culturale della Prima Guerra Mondiale.

N.50/15.12.07 Segnalo l’intervento di Gerardo Picardo, “Il fascismo dal buco della serratura”. Le opere e i giorni di Cesira Carocci, fedelissima del Duce e mussoliniana di ferro che pianse l’uomo, mica il dittatore. Gianni Scipione Rossi ricostruisce in un libro, la vita dimenticata della governante di Mussolini (Rubbettino, pp 160, e 10,00) Come tutte le figure minori, anche Cesira non è stata indagata dalla Storia. Eppure come insegnava Benedetto Croce e quindi Scipione “questi personaggi di nicchia aiutano a comprendere meglio il quadro generale.

N.51/22.12.07 Ne L’Attualità: La Speranza di Benedetto, Paolo Pivetti presenta l’enciclica “Spe Salvi” pubblicata il 30 novembre da Papa Ratzinger che contesta la fede nella scienza. Nelle Lettere e Commenti segnalo un curioso articolo di A. Mantovano che allora ha suscitato il mio interesse; “Perché mai il Barcellona e Inter dovrebbero giocare senza Croce?” I dirigenti catalani hanno “censurato” la maglia. Pessima idea: la Croce di San Giorgio fa discutere a Barcellona, richiama troppo alle Crociate e quindi è ritenuta offensiva nei riguardi dei musulmani. Pare che disturbi anche la maglia antica dell’Inter, indossata proprio nella partita contro i turchi del Fenerbahce che hanno protestato chiedendo addirittura la sconfitta a tavolino dei neroazzurri perché ostentano un ricordo dei templari e delle Crociate. Naturalmente, Mantovano fa rilevare che a nessuno in passato prima della caduta del Muro di Berlino, in nessun Paese occidentale è passato per la mente di rifiutare una gara per esempio con la Stella Rossa o oggi con squadre che portano sulla divisa la mezzaluna. Adriana Dragoni rivendica le tradizioni napoletane. Pizza, mandolino per Napoli l’orgogliosa. Non solo Sandra Fiore è convinta che occorre riscattare una città come Napoli a partire dal sottosuolo.
Con questa annata si conclude il mio lavoro-studio di monitoraggio delle annate del settimanale Il Domenicale.

DOMENICO BONVEGNA
dbonvegna1@gmail.com