Antonio Presti mecenate e visionario dell’arte ha ricevuto a Taormina durante i “Nations Award” il Premio “Sebastiano Tusa 2022”. Il prestigioso riconoscimento, portato avanti dal Parco Archeologico Taormina Naxos e dalla Fondazione “Sebastiano Tusa”, è stato ideato per ricordare la memoria ed il lavoro dell’archeologo ed ex assessore ai beni culturali della Regione Siciliana scomparso tragicamente nel 2019.
Ricevendo il premio da Valeria Patrizia Li Vigni, moglie di Tusa, Antonio Presti ha esortato il pubblico a non rinunciare mai ai veri valori. “Il sistema del consumo e dell’apparire a tutti i costi oggi non funziona più – ha detto Presti– l’ego vuole il noi e noi siamo noi ed abbiamo il compito di salvarlo questo mondo.”
Antonio Presti ha poi aggiunto che stiamo vivendo un momento di grande emergenza, che però non è un’emergenza causata dal covid, bensì dall’ignoranza. “Dobbiamo riconsegnare i libri ai nostri figli -Ha aggiunto- perché il potere più grande resta sempre quello del sapere e della conoscenza, dunque libri in mano e cuore ai sogni. “
Citando la “Porta della Bellezza” l’opera donata dallo stesso Presti al quartiere di Librino a Catania e le tante iniziative che hanno trasformato questo buio territorio di periferia catanese in un creativo laboratorio artistico all’aperto, il mecenate d’arte ha sottolineato il valore di questo lavoro che sta permettendo ad oltre 70.000 persone (di cui 10.000 bambini) di acquisire l’importantissimo diritto alla cultura, ritenuto un autentico bisogno primario e fino ieri negato a causa delle loro condizioni sociali. “Non c’è futuro senza cultura – ha concluso Presti- E non c’è futuro senza arte.”
Significative infine le parole della compagna di vita di Sebastiano Tusa Valeria Li Vigni “Sebastiano apprezzava il lavoro fatto in tutti questi anni da Antonio Presti -ha dichiarato– “Mi raccontava che Presti era una delle scoperte più grandi che aveva fatto, di lui ne apprezzava l’instancabile opera di sensibilizzazione che ha permesso a tutti, anche ai più piccoli ed ai più umili, di poter conoscere il valore della cultura, apprezzarla e rispettarla. Ecco perché mi piace ricordare questo affetto e sono fiera che abbia ricevuto questo premio.”