“Lo stato è assente, il terzo settore no”: in un articolo su Vita il progetto “La Bellezza necessaria”, con Uisp Campania e Fondazione con il Sud…
Lo stupro di branco risalirebbe a luglio, i genitori hanno denunciato il fatto ai carabinieri e, individuati gli autori, sono scattati i provvedimenti giudiziari. Due bambine di 13 anni sono state abusate da una gang, all’interno di un capannone poco lontano dai luoghi frequentati da spacciatori e tossicodipendenti.
Caivano, un complesso di edilizia popolare a nord di Napoli nel quale vivono 37.000 persone. Costruito dopo il terremoto dell’80, aveva dato alloggio a 300mila sfollati. Poi è diventato la più grande piazza di spaccio d’Europa.
In questa situazione delicata ed esplosiva sono sorti molti progetti di intervento sociale, come la “Bellezza necessaria”, promosso da Uisp Campania e una serie di associazioni del territorio, grazie al sostegno di Fondazione con il Sud.
Ristrutturazione di spazi destinati alla socialità e allo sport, con attività ricreative e culturali, che nelle scorse settimane aveva visto l’inaugurazione di una panchina rossa, simbolo del “no” alla violenza sulle donne. Alessandro Petrillo, responsabile del progetto “La Bellezza necessaria” e dirigente Uisp Campania, spiega che all’inizio della prossima settimana è prevista una riunione con tutte le associazioni per riprogrammare le attività della prossima stagione sportiva, a partire da settembre.
“Caivano tra stupri e camorra ma il sociale non si arrende” è il servizio curato da Anna Spena e pubblicato da Vita, in cui si legge che oggi sono un centinaio i ragazzi che frequentano l’associazione “Un’infanzia da vivere” fondata da Bruno Mazza e che “gravitano attorno ai progetti messi in piedi anche grazie al sostegno di altre realtà arrivate nel quartiere e sempre sostenute dalla Fondazione con il Sud – si legge nell’articolo – Qui sono nati orti sociali, o ancora con il progetto “La bellezza necessaria”, dell’associazione Uisp Campania – sport per tutti, è stato riqualificato un campetto all’interno del parco che è diventato uno spazio polifunzionale dove giocare a calcio, pallavolo, tennis e basket. “Il progetto – racconta Antonio Marciano, presidente Uisp Campania – è partito con due autobus incendiati. Quando entri in un contesto così devi farlo in punta di piedi, ti devi far conoscere, devi far in modo che le persone possano fidarsi di te”.
“Oggi su quel campo e alle nostre attività partecipano oltre cento minorenni fino ai dieci anni. Li abbiamo intercettati con moltissima fatica e ancora di più la fatica la sentiamo quando proviamo a coinvolgere la fascia d’età immediatamente successiva. Qui lo Stato davvero non è presente, le persone vivono abbandonate a loro stesse, dove il riferimento principale dei ragazzi è l’illegalità, non la legalità”. Lo stupro al Parco Verde di Caivano “è un fatto terribile – dice Marciano – anche se questi fatti non avvengono solo nei contesti più fragili, non possiamo non denunciare come in certe zone fenomeni così drammatici si verificano con molta più frequenza. Qui per alcuni ragazzi andare in carcere ti fa onore“.