
Insieme a Ilaria Nobili facciamo il punto sulle attività che la Uisp Roma svolge a Rebibbia: da Vivicittà, ai corsi di danza e pallavolo…
“Empatia, rigore, energia. E se l’energia è troppo forte? Allora il mio lavoro diventa quello di abbassare la tensione”. Inizia così la chiacchierata con Ilaria Nobili, operatrice e dirigente Uisp Roma, che da 15 anni svolge attività all’interno della casa circondariale di Rebibbia, sezione femminile.
“Per lavorare in carcere bisogna volerlo tantissimo, è un ambiente particolare. È necessario per dare la possibilità alle detenute di riappropriarsi del proprio corpo. Quello che facciamo è a tutti gli effetti un lavoro di riabilitazione: è un dato di fatto, quando facciamo attività ci sono meno risse e si assumono meno psicofarmaci. Le ragazze escono dalla lezione diverse da come sono entrate”, ci spiega Ilaria.
Due appuntamenti a settimana per le attività di danza e un appuntamento a settimana per i corsi di pallavolo, tenuti da Cinzia Colucci, responsabile del settore pallavolo Uisp Roma e Alberto Ricci, dirigente Uisp Lazio, all’interno dei reparti Camerotti, Cellulare, Orchidea della sezione femminile di Rebibbia.
Negli anni le presenze ai corsi sono triplicate: le lezioni di danza contano complessivamente 80 iscritte, anche se mantenere la continuità, per ovvie ragioni, è complicato. Le lezioni durano al massimo un’ora e mezza e si svolgono seguendo di solito una prima parte di riscaldamento, una parte centrale di coreografia e poi delle sessioni di allungamento. Prima di concludere le lezioni, viene riservata una parte di ascolto delle canzoni, in cui si canta tutti insieme, è una sorta di esercizio che ha una doppia valenza: da un lato aiuta le ragazze ad uscire dalla lezione con uno spirito positivo, dall’altro è anche un esercizio di memoria, spesso sottovalutato, per chi passa tante ore in cella.
“Dietro ogni lezione c’è una programmazione, ma poi ci si adatta ogni volta in base al contesto. C’è stata grande amarezza per non essere riusciti a portare Vivicittà a Rebibbia quest’anno: è una manifestazione storica della Uisp, che ha sempre riscosso un grande successo tra le detenute. Stiamo lavorando per provare ad organizzare Vivicittà-Porte Aperte nel breve periodo, lo facciamo per le ragazze: i benefici dello sport sono molto importanti”, conclude Ilaria.
a cura di Miriam Palma