Leggere una pagina incisa, diceva il Maestro Domenico Fratianni, “significa entrare in profondità nel cuore dell’artista” e quasi toccare il suo sangue e il suo fuoco interiore. Giovedì 17 apre le sue porte la XI Edizione della Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea “Domenico Fratianni, una “storia d’amore” lunga, oramai, più di vent’anni, era la fine degli anni ’90, quando dall’incontro tra Fratianni e Giorgio Trentin – anima dell’Associazione Nazionale degli Incisori Veneti – nacque la Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea di Campobasso. L’XI Edizione è un evento che vuol “lasciare il segno”, che contiene tantissimi eventi di alto spessore culturale, pensati per un pubblico ampio e capaci di far conoscere e declinare la tecnica dell’incisione e il suo utilizzo in ogni sua sfumatura, reale e immaginifica.
Saranno esposte tutte le 111 incisioni realizzate da Carlo Carrà in dotazione al Fondo Carrà. Carlo Carrà ( 1881 – 1966) è stato uno dei più importanti ed autorevoli pittori italiani del Novecento, che ha attraversato da protagonista numerose correnti pittoriche dagli anni ‘10 agli anni ‘60. La cui produzione grafica è molto meno nota di quella su tela. In 16 anni fonda o partecipa a ben 4 movimenti tra i più importanti dell’arte italiana del Novecento: nel 1910 il Futurismo; nel 1916, con Giorgio De Chirico, la pittura metafisica; nel 1919 è alla testa del gruppo “Valori Plastici”; nel 1926 prende parte al gruppo “Novecento”; infine, nel 1933, firma il Manifesto della pittura murale di Mario Sironi. È stato docente all’Accademia di Brera dal 1941 al 1951. Questo è il più significativo omaggio di tutto il percorso artistico del Carrà incisore che lo vede dal 1924 dedicarsi sistematicamente all’incisione (quasi tutte acqueforti), adottando un segno sintetico, duro, capace di esprimere il suo mondo di figure e luoghi sottratti al tempo. Nel 1927-1928 esegue litografie e acqueforti caratterizzate da un linguaggio invece più pittoricistico. Sarà solo nel 1944, infine, dopo un intervallo di sedici anni dalle ultime incisioni, che ritornerà a dedicarsi alla grafica, dedicandosi questa volta alla litografia, sia in bianco e nero che a colori.
Questa eccezionale presenza è motivo di orgoglio della BIIC, ancora una volta capace di mettere in dialogo gli artisti viventi con i grandi artisti del passato. Insieme a Carrà, la XI Edizione della BIIC esporrà 116 opere di 58 artisti invitati: la Commissione scientifica ha selezionato alcuni tra i maggiori esponenti dell’incisione italiana contemporanea, tra i quali vi è un gruppo di 8 giovani incisori individuati nelle diverse Accademie di Belle Arti nazionali, a testimonianza che la BIIC è particolarmente sensibile alle giovani generazioni di artisti. Ogni partecipante esporrà due opere, per un totale di ca. 110 opere allestite. Per il suo fondatore, il Maestro Domenico Fratianni, la Biennale doveva essere parte di “un’operazione culturale capace di coinvolgere tutti coloro che amano il richiamo dell’Arte” portandoli in Molise, una terra considerata come un “anello di congiunzione tra il Mezzogiorno d’Italia” e il resto del Paese e capace di proiettarsi anche in uno scenario internazionale. Sono degli obiettivi che il Maestro fissò in un testo-manifesto e che, pur fra mille difficoltà, sono stati raggiunti nelle dieci edizioni passate: per esempio, ospitando artisti di Paesi di grande vivacità artistica come la Francia, la Slovenia o la Spagna… Domenico Fratianni, che in gioventù era stato anche docente, ha sempre pensato alla Biennale come ad un elemento di stimolo per il mondo studentesco, in relazione con l’Università del Molise, i Licei artistici e l’Istituto d’Arte. Anche questa edizione vede imprescindibile la figura del curatore Floriano De Santi è critico e storico dell’arte. Il suo lavoro ermeneutico, orientato sull’arte moderna e contemporanea, ma anche aperto sul passato, traduce in una scrittura fertile ed immaginosa una sensibilità ed una conoscenza diretta così delle poetiche come dei dati linguistici e tecnici. Ne fa fede una dichiarazione di Giulio Carlo Argan: “De Santi è tra gli studiosi europei più impegnati e rigorosi della sua generazione”.
Novità di questa XI Edizione è l’aspetto B-Side che comprende una serie di eventi a carattere divulgativo e poetico nel segno dell’incisione. L’incisione si deve guardare ma se ne deve anche parlare. Da quest’anno ogni edizione avrà un cartellone di eventi correlati alla Biennale per la durata dell’esposizione e con un punto di vista specifico ogni volta diverso. Una sorta di lato B di un’incisione su vinile: il B-Side, appunto, della Biennale. L’angolazione di lettura di questa prima edizione è “lasciare il segno”. Con B-side l’Associazione Domenico Fratianni vuole creare una infrastruttura culturale a supporto della città di Campobasso e del Molise, di cui facciano parte pubbliche istituzioni locali, realtà del terzo settore, scuole, imprese, famiglie e media. Attraverso B-side l’incisione si confronta con le altre arti, dalla fotografia al fumetto e dalla musica al teatro e alla letteratura, per contaminare i linguaggi e favorire la crescita culturale di artisti, intellettuali e più importante ancora, del pubblico. Sarà la musica del Duo Fugata, le percussioni di Antonino Talamo, la poesia incisa di Miorandi e Bonifanti, la voce e il segno di Erri De Luca, la luce e il buio con Loretta Secchi, la giocosa divulgazione di Giovanni Mucciaccia e altro ancora.
Altra novità nata dal volere dell’Associazione Domenico Fratianni e in linea con il Manifesto della Biennale del Maestro Fratianni, è l’inaugurazione di uno spazio didattico: la Bottega BIIC, un laboratorio di sperimentazione giocosa sulle arti incisorie dedicato a bambini e adulti nella cui suggestiva atmosfera, che rievoca una bottega da incisore del Settecento, sono a disposizione diverse attività ludiche che educano all’osservazione, alla lettura e alla comprensione delle opere d’arte in esposizione. La Bottega BIIC è stata progettata secondo criteri scientifici che garantiscono inclusività anche per soggetti con disabilità cognitive ed alcune delle attività sono fruibili anche da non vedenti e non udenti. La gran parte delle attività è fruibile in autonomia, ma è previsto un calendario di attività e visite guidate aperto alle comunità locali, con personale educativo formato all’uopo che sarà anche a disposizione delle scolaresche che vorranno prenotare una visita alla BIIC. La Bottega BIIC è completamente gratuita per tutti.