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Cinque reti della società civile italiana promuovono 12 ore di idee e proposte per la Pace nel terzo anniversario della guerra di Putin in Ucraina…
“Tre anni dell’invasione della Russia in Ucraina. Tre anni di guerra. Tre anni di escalation militare. Tre anni in cui l’Europa è piombata in una economia di guerra. Tre anni di morti, distruzioni, milioni di sfollati. Tre anni di guerra alla natura e alle risorse del pianeta. Tre anni di oblio della ragione e della politica, in balia della violenza delle armi, dell’arroganza e della prepotenza. Tre anni di censura dell’informazione”, si legge nel testo di convocazione della “maratona” online di dibattiti, approfondimenti, informazioni, confronti che caratterizzerà il prossimo 24 febbraio del movimento pacifista italiano.
Con un obiettivo chiaro: “Cessate il fuoco è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti, affari o accordi segreti”.
Tra i temi del ricco palinsesto che si va definendo in queste ore – oltre a interventi, testimonianze, tavole rotonde, collegamenti dalle città e dalle piazze di tutta Italia– sono previsti dibattiti e proposte sul perché di questa guerra in Europa (e sulle possibilità di evitarla), sui suoi costi umani, ambientali, ed economici. Anche partendo dalla consapevolezza di trovarci tutti dentro un’economia di guerra, con un’Europa che corre verso un riarmo sempre già intenso. E con la necessità di capire la direzione in cui stiamo andando (Sistema ONU o sistema Trump?) per poter individuare le modalità con cui costruire una Pace positiva e vera.
Il momento collettivo di confronto e approfondimento di lunedì 24 febbraio sarà il culmine di una serie di iniziative e eventi che i gruppi territoriali legati alle Reti promotrici organizzeranno anche nei giorni precedenti questa data simbolica. L’auspicio, per le Reti promotrici, è che questi momenti possano diventare “occasione di mobilitazione e di riflessione per capire il perché e le responsabilità, per fare i conti con questa guerra europea, per ascoltare le voci della nonviolenza e per ribadire che esiste un’alternativa alla guerra: la politica di pace”.