“Ultimo di trentamila” è la storia di un rifiuto, di una fuga disperata che è come un grido di protesta, l’unica arma a disposizione di chi ha perso tutto, anche sé stesso, e deve toccare il fondo prima di tentare la risalita.
Questo libro è la storia di Giacomo Sereni, un carabiniere, un uomo che ha sempre sognato di fare questo sin da bambino: combattere il male e la criminalità.
Nella sua storia, però, c’è una netta pausa: l’esito del processo al Capitan Ultimo in seguito alla cattura di Totò Riina e la morte di sua moglie. Lascia l’arma, sparisce e manda in frantumi la sua stessa esistenza, trasformandosi semplicemente in un senza tetto.
È un romanzo bello intenso, noir e cronaca si avvicinano e incantano il lettore. Ci si imbatte in un uomo che annulla totalmente sé stesso, sparisce nel nulla a seguito di delusioni talmente forti che risulta difficile, se non impossibile rimanere tutto d’un pezzo.