Metti un gruppo internazionale di musicisti che amano mettere insieme profumi e aromi di origini apparentemente lontane in un contesto di alta suggestione come è la Tenuta San Michele della etnea Santa Venerina, struttura di accoglienza turistica che convive con il fascino delle vigne della Cantina Murgo. ed ecco che il bouquet dell’Alkantara MediOrkestra è di quelli che conquista sia winelovers che jazz lovers. Che in fondo sono le due facciate di una stessa medaglia: sapori e sonorità senza confini
E’ iniziata sabato 13 luglio la residenza a Santa Venerina dell’Alkantara MediOrkestra – una coproduzione tra tre associazioni siciliane che lavorano da sempre con la musica – Algos – Monk Jazz Club e Darshan di Catania e Curva Minore di Palermo -, un lavoro di gruppo per 10 musicisti ed un direttore d’orchestra che fino al 16 luglio hanno l’obiettivo di costruire il concerto “Jazzbound”, letteralmente in direzione del jazz, nel senso di musica simbolo della totale libertà espressiva, per un ensemble nato lo scorso anno come momento di unione alta fra radici musicali di varie parti del mondo.
Mario Gulisano, percussionista della MediOrkestra e responsabile di Darshan: «Un lavoro che non nasce da una pagina scritta ma dal territorio che stiamo vivendo in questi giorni di condivisione». Giuseppe Privitera di Algos, direttore della MediOrkestra: «E’ la bellezza del contributo di musicisti non solo provenienti da ambiti geografici diversi ma anche da mondi musicali diversi». E a proposito di bellezza, il fatto che la residenza si svolga nel suggestivo scenario della Tenuta San Michele fa il resto. «Per questo non finiremo mai di ringraziare la famiglia Scammacca del Murgo, titolare della cantina che produce i vini Murgo – aggiunge Privitera – che crede da anni nel valore dell’arte musicale a tutto tondo, a cominciare dalla compianta baronessa Agnese Scammacca, da poco venuta a mancare, pianista classica appassionata di jazz, che ha sempre sostenuto i giovani talenti e fu tra le prime fautrici della rassegna “Jazz in vigna” che la nostra associazione organizza da 5 anni qui a Santa Venerina. Senza dimenticare che il nostro Monk Jazz Club dalla scorsa stagione ha trovato casa a Palazzo Scammacca del Murgo a Catania».
Saranno ben quattro i concerti dell’Alkantara MediOrkestra, progetto speciale nato lo scorso anno nell’ambito dell’Alkantara Fest, il festival internazionale di folk e world music organizzato da Darshan con la direzione artistica di Mario Gulisano. Si comincia il 17 luglio, alle 21.30, al Parco archeologico di Selinunte (Trapani), all’interno del festival Mediterraneo Jazz di Curva Minore; il 18 luglio, alle 21, al Parco archeologico di Naxos (Messina), l’Alkantara MediOrkestra inaugura la XX edizione dell’Alkantara Fest; il 19 luglio, alle 20.30, l’ensemble si esibirà nell’anfiteatro antistante i vigneti della Tenuta San Michele di Santa Venerina (Catania) per la quinta edizione di “Jazz in vigna” di Algos, evento che sarà affiancato anche dalla degustazione dei vini Murgo prima e dopo il concerto; il 20 luglio, alle 21, infine, l’Alkantara MediOrkestra, ancora per Alkantara Fest, e all’interno del Catania Summer Fest, suonerà nella Corte Mariella Lo Giudice del Palazzo della Cultura di Catania.
Nel nucleo stabile dell’Alkantara MediOrkestra suonano musicisti provenienti da Italia, Irlanda, e Bulgaria. L’ensemble, che trae ispirazione dal Mediterraneo fino al subcontinente indiano, presenta una grande varietà di strumenti, tra cui oud, marranzano, douduk, ney e charango cileno. Otto gli strumentisti di base – Enzo Rao (violino, saz, oud), Riccardo Gerbino (tabla), Mario Gulisano (percussioni, marranzano), Roberto Fiore (contrabbasso), Fabio Sodano (duduk, sax, flauti), l’irlandese Bronagh Slevin (violoncello), la bulgara Alexandra Dimitrova (violino), Denise Di Maria (percussioni, charango) – ai quali si aggiungono per l’occasione due ospiti d’eccezione: il fisarmonicista sardo Antonello Salis e il polistrumentista norvegese Karl Seglem (corno di capra e sax). Non hanno bisogno di presentazioni i due super-ospiti di questo nuovo progetto dal vivo: sia il sardo Antonello Salis – fisarmonicista, pianista e compositore – sia il norvegese Karl Seglem – sassofonista e suonatore di corno di capra – uniscono da sempre l’amore per il jazz più contaminato con la passione per le musiche di radice popolare.
Il repertorio dell’Alkantara MediOrkestra spazia da composizioni tradizionali a brani originali, creando un’atmosfera che evoca il Mediterraneo come culla di civiltà millenarie. L’Alkantara MediOrkestra amalgama con maestria tradizioni mediorientali e nordiche enfatizzate da strumenti come il tabla indiano e il corno di capra norvegese. L’Alkantara MediOrkestra amalgama con maestria tradizioni mediorientali e nordiche, enfatizzate da strumenti come il tabla indiano e il corno di capra norvegese. L’ensemble, guidato dalla volontà di esplorare, integra espressioni contemporanee, influenze world music e jazz, creando un suono senza tempo. L’improvvisazione affidata a illustri ospiti aggiunge un tocco di spontaneità, consentendo un dialogo vivo tra strumenti e musicisti, e favorendo un’apertura al nuovo che si riflette nell’accoglienza di nuove sonorità e prospettive. In sintesi, l’Alkantara MediOrkestra si propone come ponte tra culture, celebrando la diversità musicale e abbracciando l’innovazione. La sua unicità risiede nella capacità di fondere tradizione e contemporaneità, creando un’esperienza musicale coinvolgente e inclusiva che supera confini geografici e generi musicali.