La 51a Stagione di prosa del Centro Teatrale Bresciano prosegue con la straordinaria Maria Paiato interprete de Gentiluomo in mare

Con la sua personalissima interpretazione di questo piccolo capolavoro della letteratura americana, Maria Paiato torna a regalarci un saggio del suo straordinario talento.

Dopo i successi de Il delirio del particolare, Boston Marriage e Ladies Football Club realizzati con il Centro Teatrale Bresciano, Maria Paiato è protagonista di questa nuova produzione CTB Gentiluomo in mare di Herbert Clyde Lewis, la regia è di Giulio Costa, le luci di Cesare Agoni.

In scena per la cinquantunesima Stagione del Centro Teatrale Bresciano, intitolata L’arte è pace, Gentiluomo in mare sarà sul palcoscenico del Teatro Mina Mezzadri di Brescia (Contrada Santa Chiara, 50/A) dal 17 al 26 gennaio 2025, tutti i giorni alle ore 20.30, la domenica alle ore 15.30, lunedì riposo.

Che cosa si prova a cadere da un piroscafo in mezzo all’Oceano Pacifico? Chiedetelo a Henry Preston Standish, il protagonista di questo breve romanzo: un agente di Borsa di New York che si è appena concesso la sua prima vacanza solitaria per poi, una volta al largo, cadere inopinatamente in mare.

Sposato, con due figli, socio di un fondo di investimento, Standish è un bravo cittadino, “scialbo come una tela grigia”, che non ha mai avuto dubbi o cedimenti.

La sua è un’esistenza tranquilla e agiata, ma il tarlo di qualcosa che manca in una vita così regolare si insinua pian piano in profondità, fino a convincerlo di aver bisogno di un distacco temporaneo da tutto. Sente il bisogno di partire. Inizia così a viaggiare e finisce, con pochi altri passeggeri, sull’Arabella, in viaggio verso Panama, ultima tappa prima del rientro a casa.

Se il viaggio non andrà come sperato è solo colpa della sua condizione di gentiluomo – fonte ultima dei suoi guai –, che gli impedisce di urlare a squarciagola per chiedere soccorso una volta caduto in mare. Quando, infatti, si decide a farlo è troppo tardi e si ritrova in pieno oceano, mentre la nave si allontana per sempre all’orizzonte.

Le ore successive le passerà a riflettere sulla tragica ironia della sua sorte: una minima odissea tutta interiore che lentamente si trasforma in una sorta di regressione alla condizione prenatale, verso un pensiero originario.

Standish si spoglia delle convenzioni e riesce a vedere “l’enorme divario tra alba e tramonto”, tra consuetudine e verità, a comprendere cosa davvero significhino i sentimenti e di come, pur all’interno di una società che allontana dal pensiero della morte, questa figuri, paradossalmente, come l’istante deflagrante della vita (“Avevi tutto il tempo a disposizione per pensare e maledire il tuo destino, per sentirti minuscolo e terrorizzato, per vederti risucchiare il midollo della vita a poco a poco”).

Herbert Clyde Lewis (Brooklyn, 1909-1950) scrive una novella perfetta, una storia che si sostiene grazie alla destrezza nel raccontare. Muovendosi tra i registri, dal comico al tragico, Lewis dà la concretezza della parola all’universo intangibile dei sentimenti e dei pensieri che ci parlano, così, direttamente.

 

Gentiluomo in mare è realizzato grazie al sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.