Al Museo Le Carceri l’entusiasmante avventura dei “Pittori moderni della realtà” con le opere di Sciltian, Annigoni, i fratelli Bueno, Acci, Alfredo Serri e Guarnieri. Sono in dialogo con un capolavoro di Giorgio de Chirico e con opere di artisti del Seicento e Settecento, per un’immersione nel bello tra antico e moderno.
Tra le opere iconiche, anche il “Ritratto della regina Elisabetta II” di Annigoni.
Il curatore Vittorio Sgarbi l’ha definita “la mostra perfetta per un luogo piacevole come Asiago. Una mostra dove perdersi nel bello”. Prosegue il percorso di riscoperta dei “Pittori moderni della realtà”, un gruppo di artisti che esordì nel 1947 contro il modernismo per difendere e recuperare la grande tradizione pittorica da Caravaggio alla pittura spagnola e fiamminga. La mostra “I Pittori della realtà. Tra antico e moderno”, è ospitata nel Museo Le Carceri di Asiago fino al 1° ottobre 2023, a cura di Vittorio Sgarbi con Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari.
Oggi, più di allora, “I Pittori della realtà” dimostrano tutta la loro poetica artistica e la straordinaria attualità, incontrando il gusto di un pubblico numeroso, attento e informato. Oltre settanta opere pittoriche rileggono una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra, riportando in luce la forza e l’eredità artistica di questo gruppo di artisti integralmente rappresentato in mostra: Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno, insieme con Alfredo Serri, Giovanni Acci e Carlo Guarnieri che si aggiunsero successivamente al gruppo. Completa l’esposizione un capolavoro di Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica che consolidò rapporti di stima con tutti e quattro i “Pittori moderni della realtà”. Vengono inoltre presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto.
Tra le opere più ammirate e apprezzate dal pubblico, c’è la copia autografa del “Ritratto della regina Elisabetta II” realizzata da Pietro Annigoni con il suo allievo Romano Stefanelli. Immagine ‘iconica’ del Novecento, il ritratto fu commissionato all’artista italiano tra il 1954 e 1955. La giovane Regina, da poco salita al trono, è raffigurata di tre quarti con la tenuta blu scuro dell’Ordine della Giarrettiera, il più antico ed elevato ordine cavalleresco del Regno Unito di diretta pertinenza della Corona. Annigoni racconta che la Sovrana preferì un’inquadratura di taglio alto, per portarla su un piano più ravvicinato che ne esaltasse il profilo, inserendolo su un sfondo radioso di cielo e terra. Nel paesaggio retrostante si riconosce in lontananza il Castello di Windsor.
Spiega il curatore Vittorio Sgarbi: “Una festa. È stata l’ultima festa della pittura italiana. La mostra di Asiago una mostra di quadri bellissimi e si resta contenti nel potere ammirare ritratti, nature morte, nudi riprodotti fedelmente. In ogni sala troverete opere stupefacenti e di un realismo straordinario, con dettagli dipinti così come li vediamo e con estremo virtuosismo. I Pittori moderni della realtà, infatti, con un bellicoso manifesto programmatico, stabilirono un fronte di ‘resistenza’. Estetica ed etica, prima che politica. La loro ispirazione era Caravaggio, il valore della composizione e quel ‘ritorno al mestiere’ teorizzato da Giorgio de Chirico”.
La mostra di Asiago consente di approfondire le ricerche sulle carriere dei singoli artisti, già note agli studiosi per ricchezza e complessità, e di ricostruirne la significativa parabola all’interno della storia dell’arte italiana del XX secolo. Ciò che accomuna i “Pittori moderni della realtà” è il desiderio di una rinascita della pittura, come dichiararono nel loro manifesto del 1947: “Noi ricreiamo l’arte dell’illusione della realtà, eterno e antichissimo seme delle arti figurative. Noi non ci prestiamo ad alcun ritorno, noi continuiamo semplicemente a svolgere la missione della vera pittura. […] Ben prima di incontrarci, ognuno di noi aveva sentito profondamente il bisogno di ricercare nella natura il filo conduttore che ci permettesse di ritrovare noi stessi nel labirinto delle scuole che si sono moltiplicate nell’ultimo mezzo secolo”.
I “Pittori moderni della realtà” si scagliarono duramente contro le decadenti espressioni artistiche di molti contemporanei, manifestazioni della regressione e della rovina imperanti. A questi linguaggi contrapposero una rievocazione di antichi e più alti modelli stilistici, provenienti dal passato. Tuttavia, il mondo dell’arte marginalizzò e respinse duramente le loro istanze, non totalmente comprese e considerate radicali. Oggi, con questa mostra, la loro forza è rivalutata e riscoperta dal grande pubblico.
La mostra “I Pittori della realtà” è promossa dal Comune di Asiago e Asiago Turismo, in collaborazione con il Mart di Rovereto. L’organizzazione è affidata a Maggioli Cultura.
COORDINATE MOSTRA
Titolo: “I Pittori della realtà. Tra antico e moderno”
Sede: Museo Le Carceri
Data: 28 giugno – 1 ottobre 2023
Orari di apertura: tutti i giorni ore 10-12.30 / 15.30-19, sabato fino alle ore 21.30. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura. Saranno previste aperture straordinarie in occasione di eventi e festività.
Biglietto: Intero € 10,00; Ridotto A € 8,00 (gruppi min. 10 persone); Ridotto B € 5,00 (ragazzi di età compresa tra 6 e 18 anni); Gratuito guide turistiche dell’Unione Europea munite di licenza professionale, giornalisti di stati membri dell’Unione Europea muniti di tesserino dell’ordine, cittadini dell’Unione Europea portatori di handicap documentato compreso l’accompagnatore, gruppi Grest, bambini che non abbiano compiuto il sesto anno di età.
Per informazioni: Museo Le Carceri tel. 0424 600255 – info@museolecarceri.it
www.asiago.to