Messina– Il 5 novembre 2022 alle 17.30, nella galleria d’arte Spazioquattro al numero 120 di via Ghibellina a Messina, sarà inaugurata la mostra di Enzo Currò “Sabbia niura”, visitabile fino al 17 novembre.
Artista messinese con esperienza trentennale, Enzo Currò vive e lavora tra Oudon, a pochi chilometri da Nantes, e Messina.
Ha iniziato a muoversi molto presto nel mondo dell’arte, indirizzando la sua ricerca verso quel vetro
capace di far filtrare e modellare la luce. Ha quindi affinato la tecnica di bassorilievo sotto la guida del maestro romano Cesare Covre e realizzato vetrate artistiche che non solo attraversano ma pure suggestionano tutte le sue creazioni.
Nel 1987 apre un atelier a Messina e lì ha inizio la sua abbondante produzione artistica, fondata sulle tecniche della grisaglia e l’utilizzo delle dalle de verre, dall’effetto squisitamente materico.
Sua la realizzazione delle vetrate istoriate del Santuario di Montalto a Messina, dei numerosi lavori di restauro sul territorio siciliano e di quelli su commissione privata.
All’interesse per la plasticità della materia, cui l’artista gradualmente giunge, si devono molti disegni e pitture.
La scultura costituisce l’ulteriore tassello, nella sperimentazione costante delle modalità espressive, di quel percorso cominciato dal vetro. E sono bronzo, marmo, materiali poveri come la pietra e il ferro a essere dapprima plasmati, poi vivificati.
Le sue opere sono presenti sul territorio nazionale e internazionale, dove peraltro ha esposto in molte personali e collettive.
In Francia Enzo Currò ha sempre portato un po’ della sua Sicilia e Sabbia niura, che mescola sabbia, resina e acrilici, che intreccia luoghi e anime, che avvinghia terra e cielo, ne costituisce l’omaggio più prezioso.
Dalla nota della curatrice Giusi Arimatea: “Sabbia niura è terra che esige considerazione. E infinito.
Sabbia niura è Sicilia che vaga per il mondo, che si mescola con gli altrove più improbabili.
Sabbia niura è materia che pulsa, che lusinga altra materia, che aduna attorno a sé elementi naturali e artificiali. E poi li lascia liberamente danzare.
Sabbia niura è il pretesto per geometrie vergini a memoria del tempo del vetro che fu.
Sabbia niura è un oceano di granelli che irrompe sulla tela e ne travolge le cose, ne costruisce le case.
Sabbia niura è vitalità, dinamismo. Sabbia niura è quiete.
Sabbia niura è sabbia che tracima, che avanza ostinata lungo i bordi.
Sabbia niura è sicurezza. Sabbia niura è conforto. Sabbia niura è certezza.
Sabbia niura è reale, è metafisica. Sabbia niura è vita”.
La mostra di Enzo Currò “Sabbia niura”, visitabile fino al 17 novembre, dal lunedì al sabato (dalle 17.00 alle 20.00).
L’ingresso è gratuito.