L’intensa maratona filosofica continua: il desiderare declinato nelle sue caleidoscopiche sfaccettature

ISABELLA GUANZINI SUL DESIDERIO DI LUCE; MARINO NIOLA ED ELISABETTA MORO SUL BACIARSI; FRANCESCA ROMANA RECCHIA LUCIANI SULLE CO-ONTOLOGIE DEI CORPI IN CONTATTO…

 
La maratona del pensiero continua con nuovi ospiti e punti di vista plurivoci sul tema scelto per questa straordinaria XIX edizione.  Mercoledì 3 luglio, a Gardone Val Trompia, nel Cortile della prestigiosa Villa Mutti Bernardelli, Isabella Guanzini interverrà con una lectio dal titolo:  Desiderio di luce.

Così anticipa la teologa: «Il bambino che ha paura del buio è perdonabile; la vera tragedia della vita è quando gli uomini hanno paura della luce. Anche nel nostro tempo di crisi delle certezze e della chiarezza, sembra prevalere una inspiegabile attrazione per il chiuso e si imponga, più forte che mai, la tentazione di restare nel buio della caverna, come gli schiavi ne La Repubblica platonica. Forse, proprio oggi, occorre invece scegliere di venire allo scoperto, di esporsi alla luce come fanno le piante, lasciando che la vita irrompa e si sviluppi oltre ogni angoscia. Perché ogni desiderio di luce, come afferma Simone Weil, produce luce, e nessuno sforzo di attenzione e di presenza al mondo resta senza effetto».

 

Giovedì 4 luglio, nella splendida cornice di Villa Badia di Leno, saranno protagonisti Marino Niola e Elisabetta Moro, con un intervento dal titolo: Baciarsi. «Il bacio possiede significati politici e sociali, reazionari o rivoluzionari, inclusivi o esclusivi. Vi è anche la paura del bacio come simbolo dell’endiadi contatto-contagio costitutiva dell’ambiguità e al tempo stesso della necessità di quel corpo a corpo che è la base della sociabilità umana. E così, proprio mentre il bacio fa paura, come simbolo di un contatto che può essere un contagio, riteniamo che sia venuto il momento di parlarne. Questo schiocco di labbra è un esempio costitutivo dell’ambiguità e al tempo stesso della necessità di quel corpo a corpo che è la base della sociabilità umana».

 

Venerdì 5 luglio, alla Cascina Tokyo di Trenzano, la filosofa Francesca Romana Recchia incentrerà il suo intervento sulla nozione di: Desider-azione, «è il movimento vitale che anima la vita dei corpi e che è al cuore dell’interesse teoretico del pensiero di Jean-Luc Nancy, considerato come autore di una ontologia del corpo che include una filosofia del tatto e del sesso come elementi fondamentali per comprendere il senso del “rapporto” tra corpi “singolari plurali”».

 

Durante la serata saranno altresì esposte le opere dei candidati al contest artistico che scaturisce dal sodalizio tra la Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e l’Accademia S. Giulia di Brescia con l’obiettivo di unire l’amore per la filosofia e la passione per l’arte. Un bando di concorso pensato per stimolare la creatività di giovani artisti e che premia l’opera che meglio sappia interpretare il tema del Festival. Il bando è rivolto agli studenti frequentanti l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia, a coloro che si sono diplomati, nonché ai docenti. La selezione dei giovani artisti è riservata alla giuria – costituita da membri nominati dalle due realtà in collaborazione – che dapprima sceglie tra le candidature pervenute una cinquina di opere, in seguito ne stila la classifica e, infine, decreta il vincitore del Premio la cui dotazione è di 1.000 euro ed è messa a disposizione dalla Fondazione Filosofi lungo l’Oglio. Recentemente è stata introdotta la menzione speciale di una delle opere in concorso decretata dal voto del pubblico.