Lo sappiamo. È un Natale particolare. La situazione che stiamo vivendo, segnata dalla pandemia, genera in noi preoccupazione, paura, a volte sconforto. Proprio in questi momenti dobbiamo fare spazio al Bambino che viene e non ci abbandona. Ci aiuta a scoprire il senso del cammino e, nelle tempeste della vita, ci tende la mano.
Viene a Natale, ma viene ogni giorno per ogni uomo e donna che lo accoglie nella Parola, nei Sacramenti, nei fratelli e nelle sorelle, soprattutto nei più fragili. Da questo aver cura degli altri – e ce lo insegnano i tanti volontari protagonisti della Giornata mondiale dello scorso 5 dicembre (vedi »») –, dall’immersione difficile e spesso traumatizzante dello stare dalla parte degli ultimi, deve farsi strada la nostra convinzione che dall’educazione alla solidarietà possa veramente maturare un Paese diverso. Una società, insomma, in grado di trasmettere alle nuove generazioni il senso di una non rimandabile mobilitazione morale e operativa in difesa degli emarginati.
Senza mai scoraggiarci. In uno dei campi di concentramento tedeschi fu trovato un foglietto-testamento, scritto da uno degli scomparsi; sembrava insegnare a tutti i sopravvissuti il modo di aver cura per il futuro dell’umanità: «Cercavo il mio Dio ed egli si sottraeva a me. Cercavo la mia anima e non la trovavo. Ho cercato allora mio fratello, ed ho trovato tutti e tre».
Parole che in ognuno di noi devono rafforzare la convinzione che la nostra vita vale nella misura in cui riusciamo a farla diventare dono, cammino condiviso, reciprocità.
Il 13 dicembre abbiamo ricordato anche la nascita di Mons. Giovanni Nervo, che fondò Caritas Italiana per volere di san Paolo VI e che era solito dire: «Non tutti sono chiamati ad essere volontari, ma tutti siamo chiamati ad essere buoni cittadini».
Prendiamoci allora tutti un impegno: riscoprire, dare sostanza nel concreto della nostra vita a termini troppo spesso ignorati o, peggio, utilizzati a sproposito: solidarietà, sussidiarietà, costruzione della giustizia. Con la certezza che, anche nei momenti più bui, il Signore viene e resta accanto ad ognuno. Buon Natale.
don Francesco Soddu