Come i “venticinque lettori” cui si rivolge Manzoni ne I Promessi sposi o i Sei personaggi in cerca di autore di Pirandello, il primo libro di Francesco Mazza stabilisce fin dalle prime pagine un rapporto diretto con il lettore rendendo esplicite le questioni che motivano la sua scrittura in un metaromanzo che si svela con il racconto del suicidio del padre. Massimo Mazza, conosciuto come il dentista di Berlusconi, un luminare della chirurgia maxillo-facciale, si tolse la vita nel suo studio milanese pochi minuti dopo avere salvato su un file word un memoriale che verrà inserito ne Il veleno nella coda, Laurana editore. Una metanarrazione a firma di Francesco Mazza che porta in grembo l’embrione della necessità gemella di fare i conti con il proprio vissuto e quello dell’Italia sotto l’impero Berlusconi.
IL VELENO NELLA CODA racconta a doppio filo gli ultimi trent’anni di storia italiana intrecciati nell’ “autofiction” di un ragazzo nato all’inizio degli anni Ottanta, formatosi davanti alla TV “all’Università della Fininvest”. Francesco Mazza racconta senza veli e con una filigrana di umorismo la propria storia, costellata da successi e delusioni nella Milano furiosa e disorientata degli anni ’90, caratterizzata dal rapporto con un genitore indecifrabile e dal terrore di scoprirsi uguale a lui. Dai tunnel della metropolitana alla redazione di Striscia La Notizia, dal giardino della villa di Arcore alla fuga a New York: un percorso di vita insolito ma rappresentativo di una generazione – la famosa generazione di mezzo, quella troppo giovane per aver conosciuto i privilegi del welfare state ma troppo vecchia per aver sfruttato da subito i meccanismi del digital – culminato da una scoperta: l’autobiografia del padre, che viene anch’essa pubblicata integralmente nel libro.
Padre e figlio raccontano al lettore – ognuno a proprio modo – l’Italia, il sistema mediatico, la macchina del consenso, le vie per accedere ai piani alti della società, talvolta grazie a un fortunato gioco del destino, talvolta sotto l’impulso irrazionale e incontrollabile di un “Oscuro Inquilino”. E si entrerà anche nelle vite degli “Altri”, dei nomi da rivista patinata, svelando inediti retroscena.
Francesco Mazza è nato a Milano. È stato autore di programmi TV, reportage, articoli, cortometraggi, documentari e whole car. Nel 2019 ha dato vita a Gli Estremi Rimedi, i cui video ottengono milioni di visualizzazioni su Facebook. Questo è il suo primo romanzo.