Pesaro – L’emendamento controverso noto come “salva discariche” è stato definitivamente respinto dall’assemblea dell’Ata Rifiuti della provincia di Pesaro e Urbino. La decisione, maturata in un acceso dibattito che ha coinvolto 42 dei 52 sindaci del territorio, rappresenta una pietra miliare nella difesa del paesaggio, della salute pubblica e della sicurezza delle comunità locali. La proposta, avanzata dal sindaco di Pesaro Andrea Biancani, mirava a ridurre a 500 metri la distanza minima tra le discariche per rifiuti pericolosi e i centri abitati o in alternativa, addirittura ad azzerarla, decidendo la distanza caso per caso. Un’idea che avrebbe lasciato ampio margine discrezionale nella gestione di tali misure, cancellando di fatto le garanzie per i cittadini.
In contemporanea alla seduta decisiva, si è tenuto un sit-in di cittadini davanti al Comune di Pesaro. Impugnando metri snodabili come simbolo della proposta contestata e della necessità di una distanza di sicurezza fra abitato e discariche, i manifestanti hanno ribadito il proprio rifiuto a decisioni che minacciano il territorio. La mobilitazione ha giocato un ruolo cruciale nel risultato finale, dimostrando ancora una volta la determinazione dell’attivismo locale.
“È una vittoria della civiltà e della gente che si è unita, al freddo e sotto la pioggia, per proteggere il nostro futuro,” hanno dichiarato Roberto Malini e Domenico Passeri, tra i principali sostenitori della mobilitazione. “Questa battaglia ha visto i cittadini prevalere su interessi che sembravano inamovibili. È un risultato epocale, ma continueremo a vigilare per garantire che il rispetto per la salute e il territorio rimangano priorità assolute”.
In parallelo, la società a partecipazione pubblica Marche Multiservizi è stata oggetto di un nuovo esposto presentato alla Corte dei Conti sul tema Riceci. Nell’esposto alcuni consiglieri chiedono chiarimenti sulla gestione dei soldi pubblici da parte della società, sollevando interrogativi sull’uso delle risorse pubbliche e sulla trasparenza dell’intero processo.
Il presidente della Provincia Giuseppe Paolini ha sottolineato l’importanza della partecipazione civica: “La presenza massiccia dei cittadini, seppur virtuale, è stata un segnale forte. Quando si discutono questioni di tale rilevanza, è essenziale che la popolazione abbia voce e possa ascoltare direttamente chi la rappresenta.”
Questo evento segna un passo avanti per la provincia di Pesaro e Urbino, dove la tutela del territorio e dei diritti dei cittadini si è affermata come una priorità condivisa. Ma il messaggio è chiaro: la vigilanza deve rimanere alta, perché le sfide ambientali non si esauriscono con una singola vittoria.
Nella foto, un momento del sit-in