In occasione della giornata mondiale del malato (11 febbraio), CasAmica Onlus, impegnata da oltre trentacinque anni ad accogliere i malati e i loro familiari costretti a curarsi lontano da casa, cerca nuovi volontari per fronteggiare il fenomeno dei migranti della salute.
Dopo gli anni dell’emergenza sanitaria, tornano ad aumentare le persone che si spostano dalle proprie città e regioni per motivi sanitari. Per questo, CasAmica Onlus che da oltre trentacinque anni accoglie i malati e i loro familiari costretti a curarsi lontano da casa cerca nuovi volontari per le sue sei strutture di Milano, Lecco e Roma, al fine di potenziare i servizi offerti e aiutare sempre di più chi ha bisogno di aiuto in un momento così difficile come quello della malattia.
PER DIVENTARE VOLONTARI. Chi desidera mettere a disposizione il proprio tempo può rendersi utile offrendo supporto all’accoglienza, accompagnamento e ascolto, per il servizio prenotazioni, per il servizio trasporto, per l’organizzazione delle attività sul territorio per gli ospiti e supporto nella promozione delle campagne di raccolta fondi.
Ogni competenza può essere utile all’interno dell’associazione e in CasAmica tutti i volontari vengono formati ed accompagnati costantemente nel loro servizio. Per chi sceglie di dedicarsi direttamente agli ospiti l’associazione organizza annualmente corsi di formazione e incontri mensili di confronto guidati da uno psicologo.
Per inviare la propria candidatura e diventare volontario presso una delle sei strutture di CasAmica, basta visitare il sito www.casamica.it/volontariato/ e compilare il form “Diventa Volontario”.
«Ho cominciato a fare la volontaria poco dopo la nascita di CasAmica – racconta Paola, storica volontaria dell’associazione – Dopo i primi momenti del “sarò in grado di essere d’aiuto” o “sarò in grado di sopportare tutta questa sofferenza” ho capito che la forza me l’avrebbero data proprio la casa e i nostri ospiti. Spesso tornano più volte nel corso degli anni e ogni ritorno è sempre uno stress emotivo: il sollievo è rappresentato proprio dal fatto che almeno troveranno un posto per dormire in una casa amata, dove c’è anche un amico che li aspetta».
«I volontari sono una risorsa fondamentale con la loro presenza nelle Case, aiutano ad affrontare i momenti più difficili e attraverso uno stile fraterno si fanno prossimi nella sofferenza, donando la forza che nasce da un semplice sorriso», spiega Lucia Cagnacci Vedani, presidente e fondatrice di CasAmica, che ha dedicato la propria vita all’associazione, fornendo supporto e accoglienza ai malati e alle loro famiglie. «Spesso si vive la malattia come un momento di “chiusura” in attesa della sperata guarigione. Nelle nostre strutture di accoglienza, invece, desideriamo che i malati e i loro familiari trovino persone disposte a rendere vivo, ricco di relazioni e amicizie anche il difficile periodo delle terapie, degli esami e delle visite mediche. Per questo promuoviamo il volontariato attivo e ci occupiamo della formazione e dell’inserimento di persone che vogliono donare una parte del proprio tempo per l’accoglienza», conclude.
Per raccontare la storia dell’associazione, Lucia Vedani ha scritto il libro “Una panchina ha cambiato la mia vita”, pubblicato da Edizioni Ares, che sarà disponibile a partire dal prossimo 11 febbraio, in occasione della XXXI giornata mondiale del malato.
LE CASE DI MILANO. CasAmica è presente a Milano con quattro strutture attive: Casa Bambini, interamente dedicata
ai bambini e agli adolescenti, infatti il 10% dei malati che arrivano a Milano per curarsi hanno un’età inferiore ai 18 anni. La struttura è appositamente studiata “a misura di bambino”, dove i piccoli ospiti possono sentirsi a proprio agio e condurre il più possibile, insieme ai loro familiari, una vita normale nonostante la lontananza da casa e la malattia.
Casa di via Soldini, nata nel 1986, è la sede storica dell’Associazione e la più vicina all’Istituto Nazionale dei Tumori e all’Istituto Neurologico Besta.
Casa di via Fucini, aperta nel 1988, oltre all’accoglienza dei malati, ha accolto negli ultimi anni anche donne vittime di violenza domestica.
Casa di via S. Achilleo, inaugurata agli inizi del 2000, occupa uno dei matronei laterali della Chiesa dei SS. Nereo ed Achilleo di Viale Argonne. Grazie agli spazi ampi, può accogliere fino a 24 persone ogni notte. Gli ospiti hanno a disposizione una cucina, una sala da pranzo e un salotto comuni dove le famiglie condividono momenti di convivialità e svago.
Inoltre, CasAmica ha in cantiere una quinta struttura: Progetto 3000 sarà, infatti, una nuova Casa di accoglienza di 3.000 metri quadrati tra interni ed esterni nell’hinterland milanese.
LA CASA DI LECCO. Inaugurata nell’ottobre 2016, CasAmica Francesco e Antonio si è aperta da subito ai bisogni abitativi del territorio ospitando persone con fragilità o che vivono momenti di difficoltà temporanea.
Il legame di collaborazione, stretto fin dai primi giorni con il Comune di Lecco e con l’ATS Monza Brianza, ha consentito di dare risposta ad esigenze abitative di famiglie e di anziani autosufficienti ma non in grado di vivere da soli. Come le altre case, CasAmica Francesco e Antonio, è riferimento per le famiglie costrette a spostarsi dalle loro case per trovare cure in strutture sanitarie specialistiche.
LA CASA DI ROMA. Questa casa può accogliere sia adulti sia bambini. Ubicata nel territorio del IX Municipio, in prossimità del Policlinico Universitario Campus Biomedico, dell’Istituto Nazionale dei Tumori Regina Elena e dell’Ospedale Sant’Eugenio, in una posizione strategica per offrire ai propri ospiti un servizio di collegamento con gli ospedali in prossimità della struttura. Il servizio è dedicato sia ai pazienti che ai loro familiari per le visite durante i periodi di ricovero. La navetta ove possibile accompagna, inoltre, gli ospiti presso i negozi della zona, per agevolare le attività quotidiane come la spesa e servizi vari.