CATANIA – Si intitola “The black shoes”, le “scarpe nere”, ed è il progetto discografico del duo formato dalla flautista e polistrumentista salentina Giorgia Santoro e dal batterista siciliano Francesco Cusa che venerdì 9 febbraio sarà presentato a Catania negli spazi del Tinni Tinni Arts Club (via Scuto 19, zona Castello Ursino), alle ore 21.
Il concerto fa parte del cartellone 2024 di “Intermittenze. Rassegna di musiche trasversali”, seconda edizione del progetto curato da Mario Gulisano (associazione culturale Darshan) con il coordinamento di Maurizio Cuzzocrea (Areasud) e in programma fino al 17 maggio 2024 (ore 21.00).
Alla continua ricerca di un linguaggio nuovo e trasversale alle tradizioni, puro e irriverente, sia Cusa (docente di batteria jazz al Conservatorio di Reggio Calabria) che Santoro (docente di flauto al Conservatorio di Monopoli) si dedicano da anni alla musica improvvisata. Così i diciassette brani di questa raccolta prodotta dall’etichetta pugliese Dodicilune: sedici partiture originali più la conclusiva “Un Joueur de flûte berce les ruines” del pianista francese Francis Poulenc. Il titolo, visivamente, evoca le scarpe nere e consumate dei musicisti. Quelle in cui, spiega in copertina il critico musicale Davide Ielmini, “secondo gli autori si ritrovano le radici dell’uomo che, attraverso la musica, tende verso il cielo. Così, se la batteria rappresenta la gravità della Terra (con tutte le sfumature che Cusa raccoglie e distribuisce con sapienza coloristica sulle percussioni), i flauti (la famiglia al completo con l’aggiunta del bansuri indiano e del cinese xiao) sono i germogli la cui linfa scorre fluidamente su rivoli di sedicesimi approdando ora a misteriosa leggerezza (“Whisper” e “Reed”), ora a tenebrosa descrizione dei fondali (“Abyss” e “Whale”), ora alla celebrazione di antichi rituali (“Pin” e ”Sand”).
La rassegna “Intermittenze” prosegue con: Viola Èva Okos (17 febbraio); Carlo Cattano “Lines 3” con Alessandro Nobile e Antonio Moncada (23 febbraio); Yaràka “Curannera” (1 marzo); Enzo Rao & Beppe Viola (9 marzo); Bronagh Slevin “Rewilding – meditation concert” (17 marzo); Giovanni Lanzini (3 maggio); e si chiude con The Windfall di Gianluca Gugliotta e Giovanni Alibrandi (17 maggio).