La storia di Nasrin Sotoudeh, l’avvocatessa e attivista iraniana, che si occupa di tutelare i diritti umani, diventa spettacolo teatrale e spunto di riflessione per giovani, attivisti, avvocati e non solo! Si chiama “Nasrin Sotoudeh: avvocato a tutti i costi”, l’evento che si terrà domenica 15 dicembre a partire dalle 18 al teatro Santa Cecilia.
Organizzato da Agius, MeteOnlus, Antigone, dall’associazione studentesca Avanti, dallo studio legale Leone-Fell, con il patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Palermo e il Comune di Palermo, l’evento si inserisce all’interno della campagna nazionale Woman’s Freedom Iran e dà diritto a 3 crediti formativi per gli avvocati.
Sarà un evento formativo originale, con una formula unica nel suo genere: a calcare le scene del teatro Santa Cecilia, saranno Giovanni Immordino, presidente Coa Palermo, Fracesco Leone, presidente Agius, Antonello Armetta, segretario Coa Palermo e Giorgia Butera, presidente Mete Onlus che daranno vita a un interessante dibattito “Senza giacca”, quattro chiacchiere sui diritti, sui diritti negati e sulle battaglie condotte da uomini e donne, come Nasrin. Modera e presenta l’avvocato Ciro Catalano di Agius.
A seguire andrà in scena Rose Selvatiche, uno spettacolo teatrale scritto dal regista (e avvocato) palermitano Alessandro Ienzi che si concentra sulla vicenda che ha intrecciato il destino dell’avvocatessa con quello di Zahra Bahrami, giovane ballerina di danza del ventre, di nazionalità olandese e iraniana, che tornata in Iran nel 2009, fu condannata all’impiccagione per l’accusa, mai provata, di traffico di stupefacenti dopo che aveva manifestato contro le autorità governative. A Nasrin Soutoudeh, fu impedito di difendere la sua assistita, che fu giustiziata senza che avesse luogo un regolare processo. Rose selvatiche, non addentrandosi nelle difficili pieghe della vicenda, tenta di spiegare le relazioni tra comandanti e comandati e il ruolo di chi nell’esercizio della professione forsense non si piega alle prepotenza, dei più forti, ma combattendo a testa alta accetta le condanne che senza giustificazione le piovono addosso, nella fondata convinzione di poter un giorno vedere sorgere un’alba più limpida.
Per sostenere la campagna a tutela dei diritti delle donne e della loro libertà, verrà richiesto un contributo minimo di 10 euro a persona. È possibile acquistare i biglietti su Eventbrite o direttamente in teatro.