Conosciuta dal pubblico con la body art e apprezzata dalla critica per i tratti decisi della sua pittura informale, l’artista italo-ucraina Natali Grunska torna a Novara con i “colori emotivi” delle sue tele. Già protagonista di un paio di eventi ospitati in città nel 2012, la pittrice si prepara a inaugurare la sua nuova personale nei locali del Centro Culturale La Canonica.
Appuntamento domani alle 16.30 per il vernissage, ma la mostra rimarrà aperta al pubblico anche sabato e domenica, dalle ore 16.30 alle 18.30.
Ucraina di nascita ma lombarda d’adozione, Natali Grunska è oggi tra gli artisti emergenti più rappresentativi del panorama internazionale. Negli ultimi anni ha potuto esporre le proprie opere a New York, Los Angeles, Kiev, Lugano, Parigi, Monaco, Roma, Milano, Firenze, Torino e Palermo.
Nel suo studio alle porte di Milano, ha sviluppato alcuni dei suoi progetti più importanti, dalla body-painting all’arte-terapia negli ospedali, senza mai abbandonare la pittura tradizionale. “Quando, da giovanissima, ho lasciato il mio Paese per venire in Italia – racconta Natali – sapevo che qui avrebbe realizzato uno dei miei sogni più importanti. Gran parte della mia produzione e la mia stessa crescita artistica sono legate agli incontri e alle conoscenze avvenute in questo meraviglioso Paese”. Bambina talentuosa, a soli 8 anni Natali Grunska vinse un prestigioso premio d’arte dedicato al cosmo e dei bambini. “A premiarmi fu il Presidente Gorbaciov, un ricordo indelebile nonostante siano passati tanti anni”. Oggi le sue opere fanno parte di importanti collezioni private, è coma l’artista è nota al pubblico per le numerose performance di body-art in occasione di eventi e inaugurazioni. Nelle sue opere, Natali conduce una ricerca molto attenta sui temi più cari all’universo femminile. I tratti accesi e decisi della sua pittura sposano la delicatezza dell’animo femminile e si traducono in un perfetto connubio tra emozioni e ragione, che le consente di dare una impronta originale alla rappresentazione di concetti universali con i quali ogni artista, prima o poi nella vita, è chiamato a cimentarsi.
Una cinquantina le opere in mostra, allestite in tre sale. Uno spazio particolare è dedicato alle installazioni, con un omaggio ai temi del riuso e del riciclo e, tratto distintivo dell’artista, alla figura femminile.