di Roberto Malini
Ritroviamo Omero e le vicende dell’Iliade nel pavimento musivo superiore del Duomo di Pesaro, fra i mosaici risalenti all’XI secolo. È una rarità, che rende ancora più preziosi i pavimenti della cattedrale. Nel Medioevo, infatti, si smarrì la conoscenza del greco e fu un compendio latino a mantenere la memoria dell’autore dell’Iliade e dell’Odissea, che sarà ripresa e rilanciata del Petrarca e dal Boccaccio. In attesa di assistere ai prossimi lavori, che recupereranno e musealizzeranno il corpus intero dei mosaici – 1200 metri quadrati, se non si riscontreranno lacune importanti nel tappeto inferiore – è oggi possibile ammirare queste opere uniche, realizzate nell’anno Mille in uno stile “impressionistico” (mi si passi il termine) che richiama l’arte musiva coeva dell’Asia minore.