PARTE IL PROGETTO “SPORT POPOLARE IN SPAZIO PUBBLICO”: 30 MESI DI ATTIVITA’ PER RAFFORZARE LA COMUNITA’ DELLA KALSA

PARTE IL PROGETTO “SPORT POPOLARE IN SPAZIO PUBBLICO”: 30 MESI DI ATTIVITA’ PER RAFFORZARE LA COMUNITA’ DELLA KALSA. TANTO SPORT PER TUTTI, EVENTI, TIROCINI, SCREENING MEDICI E TRE NUOVE PALESTRE ALL’APERTO…

Un progetto dove protagonista indiscussa sarà la comunità. L’ambizione del progetto “Sport Popolare in Spazio Pubblico“, è quella di costruire comunità e creare relazioni nel quartiere della Kalsa di Palermo attraverso lo sport, motore d’inclusione e strumento per l’integrazione sociale. Il progetto ha ricevuto il sostegno di Fondazione con il Sud nell’ambito del bando “Sport dopo la paura – l’importante è partecipare” che finanzierà il progetto con 280mila euro, costo complessivo è di 350mila euro, con una parte di cofinanziamento da parte delle associazioni coinvolte.

Coordinato dall’associazione Handala, prevede trenta mesi di attività suddivise in cinque azioni, le attività inizieranno tra dicembre 2021 e gennaio 2022 e saranno svolte dai diversi partner: Comitato Addiopizzo, booq, SEND, Comune di Palermo, VIVI Sano Onlus, Uisp Palermo, Asd Baskin Palermo e Istituto Comprensivo Rita Borsellino, tutte realtà che insistono in quel territorio da diversi anni. Per dare avvio al progetto sarà organizzata una grande festa aperta al quartiere e a tutta la città, saranno svolti degli screening medici per monitorare lo stato di salute di tutti coloro che vorranno avvicinarsi alle attività sportive in programma.

Le multidiscipline si svolgeranno nell’area verde e nel campetto di piazza Magione, nei locali di booq, nel Parco della Salute del Foro Italico e nella palestra San Basilio della scuola Ferrara. “Sport Popolare”, “Spazio pubblico”, “Sport e comunità”, “Lavorare nello sport” e “Investimento collettivo”, invece, sono le cinque azioni del progetto che puntano alla rigenerazione di spazi in un’ottica di condivisione e cura del bene comune, alla diffusione di valori educativi e culturali, alla promozione del benessere psicofisico attraverso stili di vita sani e attivi, alle relazioni basate sulla gratuità e sul dono.

La prima azione “Sport Popolare” è quella che comprende tutte le attività sportive lungo i trenta mesi di progetto: basket, baskin, football, kickboxing, volley ma anche danza, atletica leggera, ginnastica dolce e canottaggio, e ancora Summer camp e olimpiadi popolari, le mattine della salute per le scuole del territorio, sono solo alcune delle attività che si svolgeranno nel quartiere, aperte a tutti e a tutte di qualsiasi fascia di età e provenienza.

La seconda azione è “Spazio Pubblico”, che prevede la mappatura di tutti i luoghi del quartiere con una vocazione ludico-sportiva, nei quali saranno installati dei pannelli e, grazie a dei QRcode, si avranno informazioni utili sull’utilizzo degli spazi e sulla storia di quel luogo. In alcuni spazi sarà possibile svolgere delle attività con attrezzature e giochi che potranno essere presi in prestito alla “Biblioteca delle cose” di booq.

Durante i mesi del progetto saranno individuate delle aree che, grazie ad un percorso di progettualità partecipata con i residenti, saranno trasformate in palestre a cielo aperto con nuove attrezzature ludico-sportive, che verranno acquistate grazie alla campagna di raccolta fondi messa in atto dall’azione “Investimento collettivo“. Per individuare i luoghi dove nasceranno le nuove palestre a cielo aperto, saranno avviati dei laboratori di progettazione con i bambini e le bambine delle scuole, ma anche con tutti i residenti della Kalsa. L’obiettivo è quello di realizzare tre nuove aree attrezzate a disposizione di tutti: il ”Percorso Kalsa Mare” che unirà simbolicamente il quartiere con il mare.

Altra azione prevista dal progetto è “Sport e comunità”, che consiste in una serie di eventi sportivi: “Sport per tutti” sono le feste inaugurali e conclusive del progetto aperte a tutta la città; “Mediterraneo Antirazzista” che prevede una serie di tornei sportivi nell’arco di tre mesi; “Dal parco alla piazza, corri con noi”, e ancora la festa autunnale che promuoverà l’inclusione sociale con “Run with the Autism”. Inoltre grazie alla manifestazione “L’importante è partecipare… in sicurezza”. Una volta all’anno saranno effettuati screening medici per monitorare lo stato di salute di chi prenderà parte a tutte le attività sportive. Ultima azione prevista dal progetto è “Lavorare nello sport”, che prevede di aumentare l’occupabilità dei ragazzi tra i 18 e i 30 anni del quartiere rafforzando le loro competenze in ambito sportivo. Questo sarà reso possibile grazie all’attivazione di dieci percorsi di tirocinio presso delle imprese come palestre o negozi sportivi.

«Il territorio della Kalsa è complesso – spiega Lara Salamone, dell’associazione Handala, coordinatrice del progetto – è abitato da diverse fasce culturali e sociali che spesso entrano in conflitto per le diverse modalità di vivere il quartiere. Questo progetto attraverso l’attenzione allo sport si pone come obiettivo quello di creare relazioni e rafforzare il senso di comunità, per creare un quartiere solidale in grado di prendersi cura dello spazio pubblico e di chi lo vive. È un progetto che mette a sistema il lavoro che la rete dei partner porta già avanti da diversi anni e che ha portato alla riqualifica del campetto e all’area giochi di piazza Magione».

«Ripartire dallo sport è stata la chiave del bando con cui è stato finanziato questo progetto – ha commentato Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione CON IL SUD. – Abbiamo pensato allo sport perché ha tutti gli ingredienti per favorire un ritorno alla normalità, per quanto possibile e sempre nel rispetto delle regole a cui ci ha purtroppo abituati l’emergenza sanitaria. Lo sport è desiderio di stare insieme, è uno strumento potente di coesione sociale e di sensibilizzazione al rispetto delle regole e all’importanza della cura del benessere psicofisico. Aspetti su cui è indispensabile investire in un momento così, dopo un lungo periodo che sta mettendo a durissima prova non solo la sfera economica ma anche, e soprattutto, quella sociale, con ricadute che sono quotidianamente sotto i nostri occhi soprattutto tra le nuove generazioni».