di Roberto Malini – Comitato “Pesaro città d’arte e cultura”
Il Comitato “Pesaro città d’arte e cultura” ringrazia l’Ordine secolare dei Servi di Maria per aver dato seguito positivo al suo appello urgente e restituito alla città un pezzo importante della sua storia: la scultura in pietra d’Istria raffigurante Sant’Antonio abate, posta sulla mensola a destra del portale gotico trecentesco del Santuario della Madonna delle Grazie, in via San Francesco d’Assisi.
È un simbolo di rinascita che la cittadinanza accoglie con entusiasmo. Lo scorso 26 aprile il Comitato aveva inviato l’appello ai Servi di Maria, all’Arcidiocesi di Pesaro, al Ministero della Cultura, alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, alla Regione Marche e al Comune di Pesaro affinché si restaurasse con urgenza il monumento. Il Sant’Antonio, già crepato, aveva subito lesioni a causa del sisma di novembre 2022 e dunque presentava importanti fragilità. Era stato messo in sicurezza con alcune assi di legno e un cavo elastico fissato a un perno metallico sulla facciata. Si trattava ovviamente di misure provvisorie che non ponevano la scultura al riparo da un possibile cedimento strutturale. L’Ordine dei Servi di Maria ha mostrato ancora una volta di avere grande cura del Santuario e in tempi brevi ha effettuato il restauro di quel monumento così antico e significativo, che oggi possiamo ammirare nuovamente in una ritrovata integrità.
La storia del Santuario della Madonna delle Grazie è strettamente legata alla presenza francescana a Pesaro, risalente a circa il 1231. La chiesa, inizialmente dedicata a San Francesco, risale al XIV secolo ed è stata consacrata nel 1359. La sua grandiosità è testimonianza del sostegno della famiglia Malatesta agli ordini mendicanti, come attestano anche i portali delle chiese di Sant’Agostino e San Domenico. I portali del tardo Trecento che adornano le facciate di queste tre congregazioni religiose sono fra le architetture più preziose di Pesaro dell’epoca romanica e gotica. Ogni statua, simbolo di fede, è parte del patrimonio culturale della città. Nel XVIII secolo, la chiesa e il convento hanno subito significative modifiche esterne e interne. Tuttavia, il portale in pietra d’Istria e marmo rosso di Verona ha mantenuto il suo aspetto originale. Il Comitato, con la preziosa consulenza della storica dell’arte Carol Morganti, ha identificato con precisione le statue che abbelliscono questo portale.
Sant’Antonio da Padova, entrato nell’ordine francescano intorno al 1220, è spesso raffigurato accanto a San Francesco e alla Vergine con il Bambino, simboleggiando il suo ruolo unico all’interno dell’ordine francescano, secondo solo al suo fondatore. Il santo gode di una particolare venerazione a Pesaro, quale patrono degli animali. Non sorprende, quindi, che all’interno del Santuario della Madonna delle Grazie siano conservati tre antichi affreschi che rendono omaggio alla sua figura così venerata. Come simbolo della fede, della cultura e della storia di Pesaro, il restauro rappresenta un passo in avanti compiuto dalla nostra città verso il traguardo delle celebrazioni del suo titolo di Capitale italiana della cultura.