Il 25 novembre 2020 è morto Marcello Zuinisi, difensore dei diritti umani che ha dedicato l’intera esistenza alle famiglie rom povere e perseguitate. Mi ha dato la triste notizia il comune amico Igor Stojanovic. Marcello e io abbiamo condotto insieme tante azioni umanitarie e abbiamo tenuto reading di poesia, musica e diritti umani. Mi accompagnava alla chitarra e si commuoveva profondamente, perché nella poesia, nell’arte trovava quel mondo ideale che sognava, un mondo di gente libera, uguale e solidale. Ho scritto una poesia in sua memoria, immaginando di recitarla con l’accompagnamento della sua amata chitarra acustica. Che la terra gli sia lieve.
e adesso ci manca la follia del suo amore.
Sentinella di case occupate e baracche,
di roulotte e vecchi camper,
era come Gesù, ma con più rabbia.
Ora che la sua lampada si è spenta
ci mancano i suoi cartelli scritti a pennarello,
la sua chitarra piena di spine,
il lamento dei suoi diavoli blu.
Ci manca la sua passione,
quel fuoco che hanno solo i martiri e i giusti
e sa bruciare l’indifferenza.
Raccogliamone una scintilla
se vogliamo ricordarlo
e teniamola viva in noi.