Ed ecco che noi fedeli islamici siam giunti alla ricorrenza per eccellenza della nostra religione: il Ramadan. Ma, quest’anno, il destino ha voluto che, sia i cristiani che i musulmani vivano la Pasqua e il mese di digiuno del Ramadan segnati da un velo di incertezza e da un vento che ha soffiato via tutte le costanti abitudini e l’abbandono ai momento di socialità con la preghiera condivisa, al tempo da passare insieme in famiglia e con gli amici, perché ciascuno è stato invitato star nella propria casa, è svanita la possibilità di potersi ritrovare dopo giorni, mesi di distanza.
Anche in questa occasione, cristiani e musulmani si son riconosciuti più fratelli che mai, accomunati dalla sensibilità di questi tempi, hanno visto le loro festività come momento di sentirci più vicini, anche se siamo distanziati; possiamo essere vicini con le nostre preghiere e invocazioni, che possono essere elevate in maniera diversa, secondo il proprio rito e credo, ma vanno unite perché indirizzate all’unico
Dio, perché perseverare la vita delle persone è un grande gesto che avvicina a Dio – Allah.
Quest’anno il Ramadan lo faremo diversamente: non sarà il solito mese dell’unione fisica e spirituale con conoscenti, amici e parenti e vicini, lo passeremo anche noi nelle nostre case ognuno da solo; chiusi tra le nostre mura.
Ma, così come la Pasqua, credo che la base fondamentale di queste occasioni è prima di tutto la spiritualità, e oggi, è desiderio di tutti che questo momento passi. Possa il desiderio trasformarsi in preghiera e la preghiera diventare spazio fraterno di accoglienza l’uno per l’altro.
Spero che siano tempi utilizzati da tutti noi per rinascere e rivivere i nostri valori, spesso dimenticati.
Sfruttiamo questa “reclusione” per aprire i nostri cuori e le nostre menti per riuscire a vivere il tempo dell’isolamento, come spazio per ritrovare il segno della presenza di Dio-Allah dentro di noi e con il Suo aiuto, far risplendere fuori di noi la luce della speranza, per attivarci nel dono reciproco, nella responsabilità e nella cura verso il creato e verso l’umanità.
Colgo l’occasione per poter esprimere il mio più sentito cordoglio a chi vive il dolore della perdita e della malattia, nonché la vicinanza agli operatori impegnati nella cura e nel contenimento della pandemia.
“Voi non abbiate paura!” [Vangelo di Matteo 28,5] “Dio fa seguire alla difficoltà la facilità.” [Corano 65:7]
Forse quando tutto sarà finito, saremo maggior valore a cose che sembravano scontate….perché solo ora, ne abbiamo capito il vero valore!
Ramadan Kareem 2020
Iman Sadeq