Ricardo Franco Levi è stato nominato presidente della Federazione degli Editori Europei (FEP) dopo aver coperto negli ultimi due anni l’incarico di vicepresidente. Levi, che è presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) dal 2017 e commissario straordinario del governo per la partecipazione dell’Italia come ospite d’onore a Francoforte 2024, succede a Peter Kraus vom Cleff e guiderà l’associazione nei prossimi due anni.
Come uno dei primi atti della sua presidenza, Levi ha partecipato a un incontro con le associazioni dei cartai e dei tipografi per discutere del problema degli approvvigionamenti della carta e dei costi in crescita, un’emergenza a livello europeo.
“La carta è un problema al centro delle preoccupazioni degli editori italiani e di tutti i paesi europei e che chiama i governi nazionali e le istituzioni europee a intervenire – ha spiegato Levi –. La mia nomina, come quella degli italiani che mi hanno preceduto in questo incarico, tra cui mi piace ricordare Federico Motta e Ulrico Carlo Hoepli, è un riconoscimento all’importanza dell’editoria italiana, prima industria culturale nel Paese e quarta per dimensione del mercato in Europa. L’Europa è oggi il centro mondiale dell’editoria, sei dei primi dieci gruppi mondiali hanno sede qui, ed è significativo ricordare come continui a farne parte a pieno titolo anche il Regno Unito, indipendentemente dalla Brexit. La libertà, di espressione e di pubblicazione, insieme alla difesa del diritto d’autore, saranno al centro del mio mandato e per questo, oggi, il mio pensiero va prima di tutti ai colleghi ucraini e a Salman Rushdie”.
La nomina di Levi, quinto italiano a coprire l’incarico, è avvenuta oggi durante l’assemblea della Federazione nata nel gennaio del 1967 come “Groupement des éditeurs de livres de la Communauté” e che oggi raccoglie 29 associazioni nazionali di editori in Europa presenti in 28 Paesi. L’Associazione degli Editori e Librai Ucraini, UPBA, è invitato speciale da marzo del 2022.
Secondo le ultime stime presentate alla Fiera Internazionale del libro di Francoforte, l’editoria europea vale 37-38 miliardi di euro di vendite l’anno. Le prime tre editorie del continente sono Germania, Regno Unito e Francia, l’Italia è il quarto mercato europeo con vendite annue pari a 3,429 miliardi di euro. Nel 2021 l’editoria europea è cresciuta del 6,5% rispetto l’anno precedente, quella italiana del 10,7%.