Riceci, la cittadinanza e i comitati invocano il vincolo paesistico ambientale da parte della Regione

Riceci, paesaggio umanistico che ritroviamo a fare da sfondo a importanti opere d’arte del Rinascimento e contemporaneamente valle di grande pregio naturalistico, caratterizzata da cicli biologici che sono da millenni fondamentali per la vita vegetale e animale stanziale o di passaggio, rientra a pieno titolo fra le aree che devono essere oggetto di tutela.

L’hanno rilevato più volte storici dell’arte, paesaggisti, biologi ed esperti di tutela dell’ambiente ed è stato ufficializzato anche recentemente, al termine della Conferenza dei servizi che ha bocciato il progetto della discarica. È ormai da oltre un anno che la società civile, attraverso alcune organizzazioni umanitarie e ambientaliste, ha formulato in concerto con il Comune di Petriano e presentato alla Soprintendenza e agli uffici regionali la richiesta di apposizione del vincolo paesistico ambientale.

I due uffici regionali, in particolare, hanno da tempo ricevuto tale richiesta corredata da una documentazione precisa e completa, sia da parte del Comune di Petriano che dalla Provincia di Pesaro e Urbino. “Se il progetto discarica si allontana – spiega Roberto Malinio, co-presidente di EveryOne Group – ed è improbabile che un ricorso al Tar da parte dell’azienda possa riaprire i giochi, conducendo a una nuova Conferenza dei servizi, il futuro dell’area è tuttavia nella mani della preposta commissione regionale, perché il vincolo sarebbe in grado di tutelarla da nuovi progetti invasivi privati o pubblici”.

La valle di Riceci, luogo paesaggistico di eccellenza delle Marche, strettamente legata alla città di Urbino, patrimonio mondiale Unesco, parte di un importante distretto biologico, deve essere messa al riparo, secondo la società civile, da nuove mire da parte di aziende che con i loro impianti interferiscono pesantemente sugli equilibri ambientali e paesistici. La decisione da parte della commissione regionale in merito all’apposizione del vincolo è tuttora urgente, nonostante la bocciatura del progetto della discarica. “Se è vero che la Regione ha già espresso pubblicamente l’intenzione di procedere in tal senso, addirittura ampliando la zona prevista dal piano attuale di tutela dell’area di Riceci – prosegue Malini – il nostro Paese è tuttavia interessato da una pletora di progetti legati all’energia e allo smaltimento dei rifiuti, progetti che spesso hanno intaccato drammaticamente aree di grande bellezza paesaggistica e valore ambientale, in Sardegna e altre regioni. L’apposizione del vincolo consentirebbe alla valle amata da Raffaello di sottrarsi a questa politica che attribuisce sempre meno valore all’ambiente, ai valori storici-architettonici del territorio e alla salute delle cittadinanze”.

 

Nella foto di Steed Gamero di EveryOne Group (liberamente concessa per la pubblicazione), un momento del grande happening a Riceci svoltosi nel mese di ottobre 2023