“Non è lecito millantare delle deficienze che non ci sono. Su tutto il territorio nazionale c’è un’assoluta disponibilità”. Lo chiarisce alla Dire Paolo Cappabianca, presidente della Società italiana di neurochirurgia, in merito al caso riportato da Fanpage.it di una 29enne siciliana che ha aperto una raccolta fondi per raggiungere la cifra di 50mila euro utili per sottoporsi ad un’operazione in Germania perché, si legge nell’articolo, “la sua malattia è molto rara, in Italia non ci sono specialisti”.
La Sinch, appresa la notizia, ha preparato una lettera ufficiale di smentita, pubblicata anche sui canali social della società, e l’ha inviata alla testata evidenziando che quanto riportato nell’articolo “non corrisponde al vero: in Italia esistono molti istituti di neurochirurgia in grado di affrontare con successo questa patologia, sia con tecnica endoscopica che microchirurgica. La neurochirurgia italiana non ha nulla da invidiare ad altre realtà internazionali in termini di specialisti, tecnica chirurgica, tecnologie e risultati. Nel nostro campo, nessun cittadino ha bisogno di affrontare costosi viaggi della speranza all’estero potendo essere trattato gratuitamente sul territorio nazionale”.
“In Sicilia – rimarca Cappabianca – ci sono delle professionalità straordinarie, c’è solo l’imbarazzo della scelta su dove andare. Ognuno chiaramente può fare le proprie scelte, ma ‘viaggio della speranza’ non ha senso a mio avviso: l’intervento si può fare in Italia, nel pubblico, a costo zero”.
Fanpage.it non ha pubblicato la smentita richiesta, ma ha eliminato il periodo contestato modificando l’articolo. “Per adesso non abbiamo avuto alcuna risposta – evidenzia il presidente della Sinch – ma la partita per quello che ci riguarda è chiusa, non vorrei spendere altro tempo verso una informazione che è stata fuorviante”.